Auto ritrovata dopo l’appello sul giornale: «Fondamentale per mia figlia disabile»

La storia Lieto fine per la signora, dopo il furto della Cinquecento rossa in viale Puecher: «Un signore aveva letto il vostro articolo e ha segnalato il veicolo alla polizia. Grazie a tutti»

La chiamata della polizia è arrivata appena un giorno dopo la pubblicazione della richiesta di aiuto sulle pagine di questo giornale. «Mi hanno avvisata che un signore, dopo aver letto l’articolo su La Provincia, ha notato la mia auto in una via laterale rispetto a via Bellinzona e ha riconosciuto la targa. Non ci potevo credere».

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Il tono con cui racconta Rosita Galdiolo, residente a Fino Mornasco cui due settimane fa, in viale Puecher a Como, sono stare rubate prima le chiavi dell’auto e poi l’auto stessa, è di assoluta gioia. Quella 500 rossa, comprata appena quattro mesi fa, è un elemento fondamentale della sua quotidianità, il mezzo con cui ogni giorno, dopo il lavoro, va a Tavernerio dove la figlia Anna, di 21 anni, vive in una residenza per disabili. Rosita si trovava sul lungolago con lei quando le chiavi dell’auto le sono state sfilate dalla borsa e l’incubo è iniziato.

La donna infatti ha dapprima cercato un passaggio per riportare la figlia in residenza- Inutile il tentativo di trovare un taxi, Rosita alla fine ha dovuto ripiegare sulla gentilezza di un collega. Quando però è tornata in viale Puecher, per capire come fare per spostare l’auto, senza più le chiavi, il mezzo era già sparito.

«Non speravo più di ritrovarla, devo essere sincera - spiega - Ero molto preoccupata di non riuscire a garantire visite quotidiane a mia figlia, dato che siamo lontane. Quando la polizia mi ha riferito del ritrovamento mi è sembrato incredibile. Io già immaginavo che ne avessero rivenduto i pezzi all’estero».

Carrozzeria rigata

L’auto della signora invece è stata ritrovata in via Zamenhof, un po’ ammaccata ma apparentemente senza gravi danni: «Ho visto che è rigata, piena di terra e ho notato che hanno montato una ruota di scorta... chissà dove l’hanno usata. Al momento non sono ancora stata in grado di aprirla, ma dai finestrini si vede che all’interno ci sono diversi mozziconi di sigaretta». Un elemento che sarà importante per capire chi ha realizzato il furto, tanto che gli agenti hanno raccomandato alla signora di informare la polizia non appena l’officina meccanica sarà in grado di aprire l’auto. A quel punto interverrà anche la polizia scientifica, che a partire dai reperti trovati all’interno dell’abitacolo proverà a risalire ai responsabili.

«Grazie a chi mi ha aiutata»

Resta anonimo invece il cittadino che ha fatto la segnalazione di quella 500 rossa abbandonata poco lontano dal luogo in cui era stata rubata e ha permesso così a Rosita di recuperarla: «La polizia mi ha detto che lui non vuole farsi conoscere, ma io devo ringraziarlo di cuore. La sua segnalazione è stata preziosa. E grazie anche al giornale che ha dato voce al mio appello».

La donna confessa che la paura che i ladri possano tornare a colpire la sua auto c’è «ma tornerò sul lungolago di Como con Anna, perché la sua situazione è grave e non possiamo andare troppo lontano. Passare qualche ora lì, vicino all’acqua la rende felice. Questo per me è importante più di ogni altra cosa».

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