Autovelox, l’ex comandante dei vigili: «Limite impossibile. Causerà solo valanghe di multe»

L’intervento Vincenzo Graziani, per 23 anni a capo della polizia locale: «Obiettivo irrealizzabile»

«Sono favorevole agli autovelox, ma pensare che si possa rispettare il limite dei 50 km orari in certi tratti ad alto scorrimento, come la Napoleona, è puramente velleitario». Vincenzo Graziani, per 23 anni comandante della Polizia locale di Como, è certo che il controllo automatico della velocità in Napoleona si tradurrà in una valanga di contravvenzioni: «Non può essere altrimenti, se ne parla da anni e ormai è pacifico che lì non si può andare sotto quella velocità».

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«È sempre stato chiaro - spiega - che in diversi punti della viabilità cittadina, e la Napoleona è fra questi, la velocità è uno dei fattori, certo non l’unico, degli incidenti. Ma l’idea di far rispettare il limite dei 50 con un dispositivo automatico è sempre stato visto come un obiettivo irrealizzabile. Noi infatti come deterrente abbiamo sempre messo le pattuglie».

Graziani si dice piuttosto favorevole a un innalzamento del limite di velocità sulla grande arteria che immette in convalle, ipotesi periodicamente ventilata da più parti ma sulla cui legittimità non c’è uniformità di pareri: «C’è una doppia dottrina, chi sostiene che il limite dei 50 valga per tutte le strade all’interno di un centro urbano - poi però magari si ammettono limiti al ribasso, come gli impossibili 30 all’ora - e chi invece sostiene che i limiti si possono innalzare sulle strade a grande scorrimento, ipotesi che mi trova d’accordo».

«In generale - conclude l’ex comandate della Polizia locale - l’autovelox mi sembra una misura positiva se corregge gli eccessi di velocità in alcuni punti specifici e oggettivamente pericolosi, ma pretendere di imporre limiti così bassi in arterie a grande scorrimento si risolverà solo in una caterva di contravvenzioni».

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