Avis, più donatori nel 2023, ma meno sacche di sangue

Il bilancio Ieri l’assemblea annuale: 106 iscritti in più rispetto al 2022. Botta: «Negli ultimi mesi eccedenze regionali e ci hanno chiesto uno stop»

Avis, nel 2023 aumentano i donatori, ma diminuiscono le donazioni. Il presidente dell’Avis comasca Mario Botta ieri pomeriggio riunita l’assemblea annuale dei soci ha salutato tutti i sostenitori dei donatori di sangue. Nel suo discorso ha ripercorso le tante iniziative messe in campo negli ultimi dodici mesi.

Quel che più colpisce però sono i dati. Quelli positivi: i donatori sono 106 in più con un passaggio dal 2022 da 5.216 donatori agli attuali 5.322. C’è una ripresa ormai consolidata dalla pandemia, con soci anche di giovane età.

Le donazioni invece sono paradossalmente diminuite, almeno come detto per il sangue intero. Si è passati dalle 9.612 sacche alle 8.773 del 2023, quindi meno 839 unità. Cresce invece il plasma donato, da 2.093 a 2.536 sacche, più 443 unità.

Il bilancio comunque è negativo, meno 396 sacche, addirittura di 926 sacche in meno rispetto al 2021.

«Non minare la fiducia»

«Nella seconda metà dell’anno – si legge nella relazione annuale presentata ieri – soprattutto per il sangue intero, a causa di una eccedenza delle scorte a livello regionale ci è stata chiesta una sensibile riduzione delle chiamate che hanno interessato, in particolare, alcuni gruppi sanguigni. A novembre e dicembre abbiamo ricevuto dal servizio trasfusionale continue richieste di variazioni sul numero dei donatori che hanno comportato problemi organizzativi. Anche qualche malumore tra i donatori chiamati a disdire le sedute». «Noi doniamo sulla base delle richieste in arrivo dai centri trasfusionali – spiega il presidente Botta– e a noi è stato chiesto di ridurre molto le donazioni di sangue per evitare sprechi. Quel che ci preme è non minare l’impegno e la fiducia dei nostri donatori».

«Forse la programmazione nei vari territori non è stata perfetta – aggiunge il direttore sanitario Luca Frigerio – forse gli ospedali hanno meglio impiegato questa risorsa. Comunque vista l’autosufficienza raggiunta per il sangue intero abbiamo spinto le donazioni di plasma, dato che l’Italia ancora importa una quota significativa dal mercato internazionale». Donare il plasma però è più impegnativo, almeno in termini di tempo. Quindi ai donatori è stato chiesto uno sforzo maggiore.

La campagna pubblicitaria

Donazioni a parte l’Avis di Como ha ringraziato tutti i centri provinciali sempre attivi sul territorio. È stata ricordata la campagna pubblicitaria spinta dal sindaco Alessandro Rapinese accanto ai “rivali” Barbara Minghetti e Sergio Gaddi, con lo slogan “Divisi su molto, non sulla donazione di sangue”.

Nel 2023 è proseguita la collaborazione con Alice Onlus per la lotta all’ictus con iniziative congiunte, le visite nelle scuole con la Croce Azzurra e Aido. E i donatori hanno anche sistemato la loro sede con il rifacimento esterno del fabbricato per cucine e sala ricreativa.

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