
Cronaca / Como città
Venerdì 07 Marzo 2025
Azzardo, a Como 300 milioni in un anno
Lo studio Numeri impressionanti e in crescita per il fenomeno: rispetto al 2015 il denaro giocato cresciuto del 135%. In città oltre 114 milioni per i “gratta e vinci” , 75 per i giochini sullo smartphone e altri 64 tra slot e videolottery
Gioco d’azzardo, +135% di soldi “bruciati” nell’ultimo decennio. I comaschi buttano via sempre più soldi nel gioco d’azzardo, nei primi sei mesi del 2024 tra macchinette e cellulari sul Lario abbiamo sprecato già 800milioni, la stima per tutto il 2024 tra online e sale slot tocca un miliardo e 588 milioni di euro. Crescono le scommesse virtuali soprattutto tra i giovani, solo in città sono 3,9 i milioni di euro bruciati nel 2023, sempre nel capoluogo altri 21,3 milioni sono stati gettati per le scommesse sportive a quota fissa.
Ippica e cellulare
Non di solo calcio stiamo parlando, per le giocate all’ippica la spesa supera nel capoluogo i 680mila euro. Via smartphone grazie ai giochini online spendiamo a Como 75 milioni di euro l’anno, il cosiddetto gaming nasconde meccanismi premiali a pagamento, un fenomeno più volte denunciato a Como da psicologi e medici. Ma il dato più rilevante è rappresentato dagli oltre 114 milioni delle lotterie istantanee, cioè i “gratta e vinci”. In città i soldi giocati superano in tutto 302 milioni l’anno.
I dati più recenti relativi al 2024, elaborati da Filippo Torrigiani, consulente del Coordinamento nazionale comunità accoglienti sulla base delle statistiche dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, vedono come detto un forte aumento dei soldi giocati. A livello provinciale, come del resto nella maggior parte d’Italia, i numeri del gioco d’azzardo sono più che raddoppiati in un decennio. Complici i nuovi strumenti informatici, anche se la quota giocata nei luoghi fisici resta ancora superiore. Nel Comasco si è passati da una spesa pro capite pari a 1.125 euro nel 2015, ad una spesa individuale pari a 2.023 nel 2020, e l’ultimo dato è di 2.655 euro a testa. Significa un volume di denaro che passa da 674 milioni nel 2015 a un miliardo e 203 milioni nel 2020, fino a un miliardo e 588 milioni nel 2024. L’aumento è del 135%. Nell’ultimo anno la spesa stimata in più supera i 90 milioni.
Il guadagno
Sono cifre da capogiro. Il guadagno per gli esercenti che offrono questo tipo di intrattenimento secondo l’esperto che ha confezionato lo studio, è importante e dunque servono riforme radicali per il settore.
Anche perché il tema ha molte ripercussioni. Economiche, per il significativo impoverimento di una fascia della popolazione. E relative alla salute pubblica, perché il gioco d’azzardo crea dipendenza. Senza scordare quanto in questo settore lucra la criminalità organizzata. La commissione antimafia regionale più volte ha collegato le ludopatie a riciclaggio e traffici illeciti. «L’equazione secondo cui con l’espansione del gioco legale viene debellato il fenomeno di quello illegale è purtroppo ed abbondantemente superata dagli eventi – scrive Torrigiani – Questo mercato impoverisce il tessuto economico e talvolta rappresenta un veicolo d’infiltrazione mafiosa nell’economia».
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