Bandi Cariplo, bocciati Provincia e Comune

La scelta La Fondazione respinge sia il progetto per il nuovo polo museale sia per il polo tecnico a Cassina Rizzardi - Accolte le idee di Cometa, Olgiate Comasco (nuovo oratorio), Cantù (Museo del mobile) e Brunate (percorsi voltiani)

Bandi emblematici: Provincia e Comune bocciati. La scelta entro fine anno sarà tra l’ingrandimento di Cometa, il museo diffuso del mobile e del merletto di Cantù, i percorsi voltiani di Brunate e il nuovo oratorio inclusivo ad Olgiate Comasco.

Così ha deciso la Fondazione Cariplo scegliendo tra le 13 candidature raccolte ad aprile per il bando dei cosiddetti progetti “emblematici”, che prevede l’assegnazione di cinque milioni di euro, a cui la Regione aggiunge altri tre.

Tra i quattro progetti considerati davvero emblematici per il territorio non figurano quindi né i musei civici attorno a piazza Medaglie d’Oro che il Comune di Como intendeva rinnovare e rilanciare, né il polo per l’alta formazione tecnica che la Provincia insieme a Confindustria voleva costruire all’interno di villa Porro Lambertenghi, a Cassina Rizzardi. Questi due progetti, considerati quelli di maggior peso, erano in buona sostanza contrapposti, i due enti proponenti non avevano condiviso una proposta corale.

Le ragioni dell’esclusione non sono però di natura politica, ma tecnica: «Il giudizio non è sulle idee, certo interessanti e importanti – spiega Enrico Lironi, membro del direttivo della Fondazione – tanto meno la scelta è politica, è un fatto che non ci compete. Le motivazioni nello specifico sono state comunicate a tutti i partecipanti. Posso dire che nei progetti della Provincia e del Comune abbiamo rilevato delle criticità nella documentazione».

L’analisi dei progetti

Ci hanno lavorato gli uffici e la commissione interna nominata dalla Fondazione che si è espressa all’unanimità. L’analisi, attenta, ha valutato il piano finanziario, la fattibilità, il pronto avvio dei cantieri come pure la gestione successiva all’assegnazione dei finanziamenti. È inoltre noto, fa notare Lironi, che la Provincia voleva realizzare il polo tecnico nel parco urbano del San Martino, ma che il diniego del Comune all’uso dell’area verde ha costretto Villa Saporiti a ripiegare in fretta sulla riqualificazione di Villa Porro Lambertenghi.

I promossi

«I quattro progetti selezionati sono a nostro parere davvero emblematici – dice ancora Lironi –. Hanno quelle caratteristiche di tipo sociale e quelle finalità che aderiscono alle nostre richieste». In genere Fondazione Cariplo assegna la cifra più grossa a un progetto e riconosce a una seconda proposta una somma inferiore.

Cometa, che ha richiesto la cifra massima assegnabile, in via Madruzza vorrebbe ricavare nuovi spazi per accogliere ancor più giovani e diverse fragilità. Il Comune di Cantù, con una richiesta pari sempre a cinque milioni, vorrebbe invece creare un museo diffuso del mobile e del merletto insieme a scuole, privati e aziende. Brunate con una cifra minore si propone di realizzare dei percorsi in nome di Volta, un’idea culturale capace di attrarre turismo tentando anche di calamitare in cima alla funicolare nuovi residenti per rivitalizzare il paese. Infine la parrocchia di Olgiate Comasco vuole ridisegnare l’oratorio Giovanni Bosco con oltre un milione di euro, riaprendo gli spazi chiusi da più di un lustro alle fragilità e alle disabilità.

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