Benzina, conviene farla in Ticino ma non basta per la carta sconto

Confine A Pizzamiglio la verde a 1,59 euro, mentre a Como non meno di 1,75 al litro. Maroni (Confcommercio): «Prezzi altalenanti, il monitoraggio è svolto su tre province»

Un risparmio tra i 6,4 e gli 8,4 euro per un pieno di benzina tra Pizzamiglio e Como, ma la Carta sconto regionale per il momento resta non attiva, come accaduto negli ultimi tre anni. Il divario nel costo del carburante tra la città e oltreconfine (storicamente i distributori di Vacallo, subito dopo la dogana di Maslianico, sono quelli dove viene praticato il prezzo più basso) inizia ad essere marcato e conveniente per chi abita a Como. Ieri un litro di verde costava a Pizzamiglio 1,59 euro (si deve pagare in contanti e in euro per vederselo applicare) contro il prezzo più conveniente a Como pari a 1,75 euro secondo l’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo Economico e quello massimo che arrivava a 1,80 euro al litro. Significa quindi una differenza compresa tra i 16 e i 21 centesimi per ogni litro, che diventano 6,4 e 8,4 per un pieno standard da 40 litri.

I vincoli

«In questo momento – spiega Daniela Maroni, “madre” della Carta sconto benzina e presidente provinciale Figisc Confcommercio oltre che vice presidente nazionale - ci sono state giornate in cui il prodotto è aumentato di 7 centesimi di botto e poi è ridisceso. Questo per dire che siamo di fronte a prezzi altalenanti che, come dico sempre, sono fissati dalle compagnie petrolifere. Per la Carta sconto è necessario guardare ancora per qualche tempo l’andamento del prezzo perché, se si dovessero verificare le condizioni previste dalla legge, quindi la media di 5 centesimi sulle tre province confrontata con i dati dell’ambasciata italiana, basterebbe un clic per attiva la App. Al momento, però, non c’è la possibilità di attivare lo sconto poiché non ci sono i 5 centesimi di media complessiva per un certo periodo e, in assenza dei requisiti di legge, non si può fare nulla».

Maroni sottolinea come lo sconto venga disposto «quando si ha una emorragia di tasse verso la Svizzera e, in qualsiasi momento ci fossero le condizioni, si potrebbe introdurre subito. Noi teniamo d’occhio la situazione, ma va anche considerato che ci sono in atto in diverse zone tante politiche delle compagnie petrolifere che cercano di diminuire i prezzi per recuperare o non perdere quote di mercato».

La Carta sconto venne sospesa nel 2021 e, da allora, non è più stata ripristinata. Le rilevazioni dei prezzi (vengono fatte su tre province con una media ponderata dei costi al fai da te) e il confronto tra i due Stati avvengono ogni tre mesi.

Le variabili

Tante sono le variabili in gioco, compreso il cambio, eventuali tasse in Svizzera e due fattori da tenere a mente: si devono superare i 5 centesimi di differenziale ma, contestualmente, per una legge che risale agli anni Sessanta, il prezzo della benzina in Italia non può essere inferiore a quello in Svizzera. In ogni caso il funzionamento ipotetico della tessera sconto (entro i 20 km dal confine) è garantito da uno stanziamento ministeriale di 20 milioni di euro l’anno.

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