
Cronaca / Como città
Giovedì 06 Marzo 2025
Bicentenario di Volta: «Il territorio dimostri di saper fare squadra»
Eventi Presentata la ”cabina di regia” per il 2027 - Vi prendono parte i principali enti del territorio - Due filoni: restauri dei monumenti e iniziative culturali
Como si prepara a celebrare il bicentenario di Volta e ieri, proprio nel giorno dell’anniversario della morte, ha presentato la cabina di regia per le iniziative a duecento anni dalla scomparsa, avvenuta il 5 marzo 1827. A costituire l’organo che dovrà occuparsi di gestire tutto quello che verrà fatto per ricordare l’illustre scienziato comasco saranno Fondazione Volta, Comune di Como, Camera di Commercio di Como e Lecco, Confindustria, Provincia di Como e si aggiungerà a breve l’Università dell’Insubria. Appoggio esterno è arrivato anche dalla Regione Lombardia.
Restauri e iniziative culturali
Una ricorrenza, quella che cadrà tra due anni, da vedere come «l’occasione per dimostrare le capacità del territorio di essere coeso e di mostrarne le potenzialità in questa grande sfida che ci è stata offerta». Unità territoriale che si concretizzerà lungo due filoni, quello dei restauri e degli interventi sui monumenti voltiani (in primis la statua di Volta) e quello di iniziative culturali e scientifiche. Un percorso, come ha spiegato l’assessore alla Cultura Enrico Colombo, per presentare al mondo intero Alessandro Volta e il territorio dove è nato e ha vissuto, che ha compiuto ieri «il primo passo».
Dal canto suo l’assessore regionale all’Università Alessandro Fermi ha spiegato come «siamo all’inizio di due anni importanti e Regione Lombardia sarà al fianco di Como. Abbiamo anche le Olimpiadi invernali e questa sarà l’occasione per collegare gli eventi. Vedo una cabina di regia molto radicata sul territorio e questo è il primo passo per agire, a differenza di altri momenti, in modo coordinato. L’obiettivo dovrà anche essere quello di ricordare lo scienziato per farlo conoscere ai più giovani». Parole in linea con la necessità di agire in modo coeso sono arrivate dal presidente della Camera di Commercio Ezio Vergani («Noi ci siamo e abbiamo deliberato anche dei fondi») dal numero uno di Confindustria Gianluca Brenna che ha ricordato lo storico impegno dei tessili su Volta ed evidenziato come l’importanza dell’evento debba essere «planetaria».
«Serve l’aiuto di tutti»
Ruolo cruciale sarà quello di Fondazione Volta con la sua presidente Paola Dubini che ha sottolineato «il grande sforzo di coordinamento intenso. Partiamo due anni prima che possono sembrare tanti ma non lo sono» e come sarà necessario «l’aiuto di tutti». Tra gli interventi nella giornata di presentazione del piano quello del conservatore del Tempio Voltiano Gianmarco Cossandi, che ha spiegato come il museo sia «l’unico intitolato e dedicato interamente a uno scienziato. Ci sono tanti musei della scienza ma questo è un unicum». In chiusura è intervenuto l’avvocato Luigi Martino Volta, che all’inizio della mattinata con il sindaco e le autorità era stato alla tomba di Camnago a rendere omaggio allo scienziato. «Il nonno di mia madre era Alessandro Volta, da cui sicuramente io non ho preso nulla – le sue parole molto accorate – Quello che invece sento da sempre è lo spirito e la spinta a conservare e diffondere la memoria storica di Alessandro Volta». Con lui ha portato anche tre dischetti (uno di rame, uno di zinco e un feltrino) che, come ha spiegato, uniti all’acqua salata hanno creato la pila. Ha anche sposato la battaglia per modificare il nome Volt in Volta, esattamente come poco prima aveva fatto il sindaco.
Alla presentazione era presente tutto il mondo culturale, le associazioni di categoria oltre al questore Marco Calì e al prefetto Corrado Conforto Galli.
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