Cronaca / Como città
Mercoledì 01 Gennaio 2025
Bongiasca: «Autosilo in Borgovico e 39 milioni per la cura delle strade»
Villa Saporiti Il presidente: «Demoliremo una delle palazzine dell’ex comando dei carabinieri»
Pur nel rispetto reciproco dei ruoli - «Io faccio il presidente dell’Amministrazione provinciale, lui il sindaco”, riferendosi ad Alessandro Rapinese, che peraltro ha votato contro il suo primo bilancio da consigliere provinciale - Fiorenzo Bongiasca ha annunciato ieri mattina dalla sala Giunta di Villa Saporiti il proprio importante contributo nel ridisegno urbanistico di via Borgovico, la porta d’ingresso alla città.
I fondi a bilancio
Questo in virtù del fatto che a bilancio ci sono 1 milione e 400 mila euro per la predisposizione di uno studio di fattibilità per la demolizione e la ricostruzione della “palazzina B” dell’ex comando provinciale dei carabinieri. Si tratta della palazzina sul retro del compendio che verrà destinata ad autosilo, dotato di tutte le moderne tecnologice. Sulla destinazione pubblica - cioè ad uso anche dei cittadini - o privata dell’autosilo «ci stiamo ragionando, valutando anche un uso promiscuo», che non può prescindere dai 300 dipendenti oggi in forza all’Amministrazione provinciale, con quelli impiegati a Villa Saporiti e Villa Gallia che hanno la possibilità di parcheggiare dentro il perimetro delle due sedi, dopo il “fuori tutti” dei primi anni Duemila.
Questo ridisegno - pensato a fronte anche di un bilancio in salute, con pagamenti effettuati entro 20 giorni (un piccolo primato) e 100 procedimenti di gara per 172 milioni di euro avviati come Stazione unicaaAppaltante - ha come altro punto fortemente voluto la riqualificazione da un milione e mezzo di euro di Villa Saporiti, storica sede dell’Amministrazione provinciale, che sta accusando suo malgrado il peso degli anni. Stringendo il campo ai temi squisitamente cittadini, Fiorenzo Bongiasca (10 anni da presidente e vice, al suo fianco i dirigenti dell’ente) è tornato a parlare anche di campus nell’ex San Martino, un progetto che «è piaciuto a Regione Lombardia, ma l’urbanistica cittadina è in capo al Comune ed il sindaco Alessandro Rapinese ha confermato di non essere interessato a questo progetto. Sindaco che peraltro ha votato contro il bilancio provinciale senza alcuna dichiarazione a corredo».
Villa Porro Lambertenghi
Per diretta conseguenza, Villa Saporiti ha deciso di puntare in maniera ancor più decisa sul recupero di Villa Porro Lambertenghi (a Cassina Rizzardi), tanto che sono in fase di analisi dettagliata 26 offerte di progettazione, con questa parte dell’iter che si concluderà tra fine gennaio e inizio febbraio. Si tratta - per dirla con il decano dei dirigenti, Matteo Accardi - «dello studio di fattibilità tecnico economica per appalto integrato», con 9 milioni e 370 mila euro a bilancio per la ristrutturazione di 3500 metri quadrati con destinazione “Its”, cioè per gli Istituti tecnologici superiori. In ossequio al motto “strade e scuole” - storiche competenze dell’Amministrazione provinciale (nonostante i dettami della legge Del Rio), garantirà 39 milioni di euro per la manutenzione straordinaria di ponti, strade e pertinenze stradali nel prossimo triennio, con l’ingegner Bruno Tarantola (al suo ultimo giorno di lavoro dopo 36 anni di Amministrazione provinciale) che ha posto l’accento sull’importanza della “Canturina bis”, che peraltro costerà un quarto del secondo lotto della tangenziale di Como, liberando Cantù e Mariano dal “peso” di 27 mila veicoli al giorno.
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