Boom del turismo: aumentano i gadget, dai giochi ai dolcetti

Il tour Ormai ce ne sono di tutti i tipi e per tutte le tasche: Calamite, tazze, palle con la neve, ma anche i biscottini. «Funzionano gli oggetti non ingombranti»

Calamite, palline di neve con all’interno il Duomo o miniature del lago o del faro di San Maurizio e ancora “Lucie” di legno che riproducono le tipiche imbarcazioni, cappellini, riproduzioni in 3d del Lario, giochi in scatola, cartoline, birre, cavatappi, accendini, carte, sciarpe, ombrellini, magliette, borracce griffate Lake Como e articoli per la casa. Ma anche alimentari, come ad esempio biscotti e cioccolato a forma di lago di Como.

Per i turisti in visita in città non può mancare l’appuntamento con i gadget: piccoli ricordi della vacanza per sé o da regalare a parenti e amici. Negli ultimi anni l’offerta nel capoluogo è decisamente aumentata, sia in termini di prodotti che di punti vendita (ne sono nati due, uno in piazza San Fedele e uno in piazza Boldoni che vendono esclusivamente gadget del lago, ma ce ne sono tanti altri, dalle tabaccherie alle edicole dove ormai una buona fetta dello spazio è occupata proprio dai “ricordi” per i turisti).

Ce ne sono per tutte le tasche e per tutte le necessità e tantissimi tornano a casa con almeno qualcosa acquistato sul posto. «In genere – racconta Maurizio Maoret, titolare della tabaccheria di piazza Cavour – vogliono un ricordo significativo della loro visita. Quindi calamite, tazze, palle di neve, penne. Piccole cose con prezzo basso da portare a casa. La maggioranza chiede oggetti non costosi e non ingombranti e non ci sono preferenze in base alle nazionalità. L’idea è quella di ricordare la vacanza o fare regalini ai conoscenti. Si è sempre lavorato decorosamente e continuiamo a farlo».

In vetrina

Tra i gadget che si trovano nei negozi, dalla libreria Andreoli allo Scotti giocattoli (per citare chi ha creato vetrine ad hoc) ci sono puzzle del lago (540 pezzi con scorci della città, Villa Carlotta, Pliniana, Balbianello e Villa Oleandra di Clooney oppure dedicati soltanto al capoluogo), il “Memo Lario”, il memory game con tessere dedicato al lago di Como (tra le carte anche una sui “Promessi sposi”) e quelli di Dominioni (dalla giornata dell’Umarell al gioco dell’Oca lariano a quello del contrabbandiere e il 4 agosto uscirà “Lago di Como Bella Vita” ispirato al Monopoli) oltre alle carte con i monumenti e i paesini più noti.

C’è chi, come la gioielleria Luisa della Salda in via Boldoni da anni ha esposto in vetrina il “Como Lake Bracelet” senza riferimenti al lago, ma in tantissimi colori. Non può mancare la seta e in via Vittorio Emanuele c’è il Picci, fondato nel 1912, che ha ricevuto anche il titolo di “negozio storico” dalla Regione: cravatte e foulard rigorosamente “made in Como” esposti in vetrina con i caratteristici “bozzoli” fatti dai bachi da seta.

Le ricette

Spazio anche alla cucina. Oltre ai dolci tipici come “la resta” venduta in molte pasticcerie, c’è anche chi sforna biscotti e produce cioccolato a forma di...lago. «Ho iniziato circa cinque anni fa – racconta Massimo Carenzio, che ha il suo forno in via Mentana dove produce “Lagotto, il biscotto di cui il comasco va ghiotto” – con un progetto in collaborazione con altre persone. La ricetta arrivava da lontano e poi io l’ho modificata con un omaggio al lago che piace molto ai turisti, ma anche ai comaschi tant’è che sotto Natale la richiesta è alta. Il nome “Lagotto” è stato dato dalla mia collaboratrice marchigiana Daniela, che ha pensato anche al disegno e alle etichette. È fatto con pasta sablée con all’interno farina di mandorle mischiata con quella normale a cui poi aggiungiamo diversi aromi e, in autunno e inverno, la glassa». Le tavolette di cioccolato bianco hanno invece una parte in rilievo con un lago azzurro. 3 / fine.

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