Cronaca / Como città
Sabato 04 Gennaio 2025
Bus, l’addio al biglietto di carta. Ma dal 13 si può chiedere il rimborso per quelli inutilizzati
Trasporti L’indennizzo per i biglietti che avanzano ai cittadini è disponibile in piazza Matteotti. E chi ha ancora in casa blocchetti non finiti? Sono validi fino al 31 marzo
Sui bus Asf scatta lo stop ai biglietti cartacei, ma dal 13 gennaio si può chiedere il rimborso. Lo ha specificato ieri l’azienda, che dal 1° gennaio ha bandito definitivamente i vecchi titoli di viaggio in favore dei nuovi biglietti elettronici (soprannominati “eTIC”). Per chi ha ancora in tasca o nel portafoglio gli storici biglietti verdi e arancioni, c’è una buona notizia: a partire dal 13 gennaio e fino al 31 marzo, ci si potrà recare alla biglietteria di piazza Matteotti e chiedere il rimborso dei biglietti inutilizzati di corsa semplice da 75 minuti, da 90 minuti e anche dei giornalieri.
Una sola eccezione
Per chi invece è in possesso dei carnet da 10 viaggi + 1 omaggio da 75 e 90 minuti, le cose funzioneranno diversamente: Asf rimborserà solo i blocchetti integri, con tutti i biglietti ancora uniti alla copertina e non convalidati. Si tratta di una regola che però è accompagnata da un’importante eccezione, perché chi ha ancora dei carnet già iniziati – quindi non rimborsabili - potrà continuare ad utilizzarli per viaggiare fino al 31 marzo.
I blocchetti incompleti saranno quindi l’unica forma di “vecchio biglietto” circolante d’ora in poi sugli autobus. Da questo autunno infatti, Asf ha introdotto nuove modalità di acquisto dei titoli di viaggio, tra cui il “eTIC”, un biglietto elettronico che assomiglia a un cartoncino spesso, ma che è dotato di microchip e quindi è continuamente ricaricabile. Lo si trova già in 33 rivendite autorizzate e alla macchinetta in piazza Mazzini. Ogni biglietto elettronico può ospitare biglietti di corsa semplice da 75 minuti, da 90 minuti, giornalieri e carnet.
Essendo un biglietto elettronico a tutti gli effetti non si infila nell’obliteratrice, ma si appoggia sulla validatrice ad ogni cambio del bus. Sullo schermo dell’apparecchio si può vedere non solo se il biglietto è valido, ma anche quanti viaggi residui sono caricati su di esso. Oltre al biglietto elettronico eTIC, le validatrici sono programmate per agire anche da “pos”. Da un paio di mesi, il biglietto si può acquistare anche a bordo del bus attraverso carta di credito (o di debito, prepagata, anche se collegata al telefono). Il biglietto fisicamente non c’è - nessuno scontrino per intenderci – ma il controllore può comunque fare le sue verifiche leggendo con un apparecchio la carta di credito utilizzata per l’acquisto.
Le altre modalità
Oltre a biglietto elettronico e carte di pagamento, esiste un’altra via a portata di mano: il cellulare. Basta scaricare l’app MyPay o DropTicket, collegarla a una carta o a un altro metodo di pagamento e acquistare il biglietto virtuale. In questo caso non si passa dalle validatrici, perché il biglietto va attivato direttamente dall’app e mostrato all’autista. Al netto delle novità introdotte da Asf, rimane comunque la possibilità di comprare il biglietto a bordo, anche se non conviene: sulla rete urbana si pagano 2,50 euro, mentre sui bus extraurbani c’è una maggiorazione fissa di 1,40 euro.
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