Cambia il sistema dei medici a gettone: basta cooperative, c’è l’albo regionale

La novità Il responsabile del Welfare:«Per 1500 professionisti abbiamo speso 100 milioni di cui 20 finiti alle coop»

Stop ai medici a gettone, arriva un albo regionale per coprire dove serve le carenze in Pronto soccorso. Ieri l’assessore al Welfare regionale Guido Bertolaso ha spiegato che per circa 1.500 medici a gettone chiamati a coprire i buchi nei reparti di Emergenza urgenza la Regione ha una spesa annua pari a circa 100 milioni di euro, di cui 20 finiscono nelle tasche delle cooperative che reclutano questo personale. «Tramite libera professione con Areu inseriremo dei medici disponibili a lavorare nei Pronto soccorso – ha spiegato Bertolaso – dove c’è bisogno, a Sondrio come a Mantova, senza più far riferimento alla singola Asst. Creeremo una sorta di sanità circolare, con un passaggio importante a livello regionale. Così intendiamo assorbire anche i medici a gettone che hanno fatto questa esperienza che non può che essere definita temporanea. Perché non è nelle corde di un medico questo fare da commerciante per servizi occasionali».

Bertolaso si augura che non tutti i medici vogliano andare a lavorare «in Arabia Saudita, in Norvegia o in Svizzera» dove le paghe sono superiori perché «anche in Italia si vive bene». Il ministero e la Regione sono al lavoro per aumentare gli stipendi e riconoscere nuovi incentivi economici. «Vogliamo favorire il rientro dei medici per ampliare la platea dei professionisti sanitari in servizio nel nostro sistema pubblico – ha aggiunto – le paghe italiane sono troppo sotto la media europea e dunque vogliamo dare segnali forti».

Nel nostro territorio l’Asst Lariana a Menaggio ha coperto a lungo con i medici a gettone le carenze del Pronto soccorso. Ma anche altri presidi convenzionati hanno dovuto fare la stessa scelta, per esempio il Fatebenefratelli di Erba. Invece altri ospedali, dal Sant’Anna al Valduce, riescono a sopperire chiedendo un sacrificio ai medici interni. Altrove, per esempio a Lecco, ci sono aziende ospedaliere che hanno speso per i gettonisti milioni di euro.

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