Cani e gatti, ceneri dopo l’addio: «Un modo per restare vicini»

Tendenze Anche per gli animali di casa c’è chi sceglie la cremazione. Costa 150-200 euro, per conservarle si può scegliere l’urna o un monile

Cani, gatti e altri animali domestici sono spesso considerati membri della famiglia a tutti gli effetti e come tali, al momento dell’ultimo saluto, non manca chi sceglie per loro la cremazione. A Como l’Impresa Pompe Funebri Collina ha iniziato ad offrire questo servizio un paio d’anni fa: «Qualcuno ogni tanto ci chiedeva se eravamo disponibili a cremare il proprio animale domestico, quindi poi i titolari hanno attivato anche questa opzione, appoggiandosi a un forno crematorio esterno». Insomma, se la domanda fa nascere un’offerta, ci sono tutti requisiti per parlare di una tendenza, ma non va dimenticato che in alcuni casi la cremazione è una scelta obbligata.

Quando è obbligatoria

Luca Benzoni, comasco e co-fondatore dell’impresa funebre Zoo Omega, spiega: «Se l’animale è morto di morte naturale, si può agire come meglio si crede, quindi cremandolo o seppellendolo in un terreno di proprietà, con tutte le regole stabilite dalla legge. Quando invece l’animale è stato soppresso o è morto a causa di malattie infettive, la cremazione è obbligatoria per questioni igieniche. Il veterinario deve assicurarsi che venga fatta».

Difficile quantificare l’amore per il proprio animale, meno complesso dare un prezzo al servizio di cremazione. In genere il criterio su cui si basano i tariffari è la taglia dell’animale in questione, non la sua specie. Si va dai 150 euro per gli esemplari più piccoli, ma si arriva anche a 200 euro, ad esempio per un cane di 50 chili. La spesa viene però dimezzata quando il padrone dell’animale sceglie la cremazione collettiva.

«In quel caso ci viene affidato l’animale – spiega Benzoni - che viene unito ad altri in modo da rendere la procedura più economica. Chiaramente le ceneri non vengono restituite alla persona, perché sarebbe impossibile separarle». Nel caso della cremazione singola, si può seguire da un display la procedura, al termine della quale le ceneri vengono riposte in un’urna standard. Ciò non vieta però di trasformare le spoglie del proprio animale in un oggetto più originale, un ciondolo ad esempio, da portare sempre con sé: delle vere e proprie «mini urne in cui custodire una piccolissima parte dell’animale» spiega Benzoni.

Momento delicato

Così come avviene nel settore delle pompe funebri tradizionali, anche in quello dei servizi funerari per animali l’empatia è fondamentale. Lo racconta lo stesso co-fondatore di Zoo Omega: «Le persone ci contattano in un frangente delicato, difficilmente si accostano questo mondo solo spinti dalla curiosità. Anche io, da amante degli animali, ho sperimentato il disorientamento». D’altronde chi sceglie la cremazione non lo fa solo perché si tratta della soluzione «più igienica e pratica». Anzi, forse lo fa proprio per ancorare il ricordo del proprio animale a una “materialità” da vedere e percepire nella quotidianità, che sia un’urna o un ciondolo.

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