Cronaca / Como città
Mercoledì 22 Gennaio 2025
Caos treni per Milano: «Solo con gare d’appalto un servizio migliore»
L’esperto Andrea Giuricin docente di Economia dei trasporti: «Trenitalia migliorata dopo la liberalizzazione della Tav. Trenord è diventata il parafulmine, colpa della politica»
L’affidamento diretto del servizio di trasporto ferroviario regionale a Trenord, rinnovato a fine 2023, è una parte significativa dei problemi che il sistema di trasporto pubblico su rotaia sta affrontando. Il contratto approvato dalla giunta lombarda prevede un affidamento della durata di dieci anni, fino al 2033.
«Nel 2033, però, per via delle legislazioni europee, sarà obbligatorio procedere per gare», spiega Andrea Giuricin, docente di Economia dei trasporti all’Università Bicocca ed esperto a livello internazionale dei trasporti su rotaia. «La rete ferroviaria italiana è mista - continua - Treni regionali, intercity e treni ad alta velocità, ma anche i treni merci che vediamo passare dalle stazioni, viaggiano sugli stessi binari. Se c’è un guasto o un problema in un punto, quindi, questo si riflette a cascata su tutto il sistema». Un fatto non certo nuovo per i pendolari che da Como ogni giorno si spostano a bordo dei treni e che ben conoscono quanto impatto possa avere un singolo guasto, di qualsivoglia natura, in altre stazioni della linea, sulla puntualità dei convogli.
Passanti da costruire
Una soluzione di lungo periodo (si parla di un arco di tempo di una ventina d’anni), secondo Giuricin, è legata alla rete ferroviaria (responsabile nel 2023 di circa il 45% dei disagi in regione) e alla costruzione di un passante ferroviario a Milano, che separi su due livelli l’alta velocità, con binari sotterranei come accade a Bologna, dai treni regionali. Sul medio breve termine, invece, sarà indispensabile tornare a parlare di gare d’appalto.
«Va detto - aggiunge il professore - che Trenord è diventata il parafulmine dei politici che si dimenticano però che la scelta di non fare una gara per l’affidamento del servizio è stata una scelta del tutto politica». E che ha un impatto significativo perché, come spiega Giuricin, quando c’è concorrenza si registra un miglioramento del servizio. Ne è un esempio Trenitalia che oltre ad aver vinto nel 2019 una gara d’appalto in Piemonte, è stata anche classificata, nel dicembre scorso, come miglior compagnia ferroviaria d’Europa, secondo l’Ong Transport and Environment, superando persino le società elvetiche.
«Trenitalia è migliorata quando il servizio di alta velocità è stato liberalizzato e si è trovata a dover gestire la concorrenza - continua Giuricin - Ma lo si è visto anche in Germania: dove sono state fatte gare, a parità di servizio, le regioni hanno risparmiato il 27% dei contributi pubblici». La Lombardia ha dato a Trenord 450 milioni di euro nel 2022: «Basta calcolare il 27% di questa cifra per rendersi conto di cosa stiamo parlando». La vera svolta, insomma, potrebbe arrivare già nel 2033, quando sarà obbligatorio procedere all’affidamento di questo tipo di servizio tramite gare d’appalto.
Prepararsi al 2033
«Il problema però - conclude Giuricin - è che per preparare una gara internazionale bisogna avere molte competenze e iniziare a lavorare anni e anni prima. Il 2033 ci sembra lontano, ma per arrivare pronti occorre pensarci già da ora». Solo così i pendolari lombardi, tra cui anche quelli comaschi, potranno finalmente andare in stazione con minor probabilità di affrontare ritardi e soppressioni.
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