Caso La Russa, il lariano indagato per violenza sessuale: «La ragazza era consenziente»

L’inchiesta Interrogatorio in procura a Milano, l’accusa è violenza sessuale. Coinvolto anche il figlio del presidente del Senato, Leonardo Apache

«Non rilasciamo dichiarazioni. Grazie e buon lavoro». Con il consueto garbo papà Massimo Gilardoni ha declinato il nostro invito a commentare le risultanze dell’interrogatorio del figlio Tommaso Gilardoni, 24 anni, Tommy per gli amici e per il bel mondo del jet set londinese e meneghino.

Il ragazzo, dj e imprenditore, è indagato con Leonardo Apache La Russa (terzogenito del presidente del Senato) per la presunta violenza sessuale su una ventiduenne nella notte tra il 18 e il 19 maggio scorsi, con la denuncia poi formalizzata per entrambi a fine giugno. «Lei era lucida e consapevole, era d’accordo con noi e ha avuto rapporti consenzienti sia con me che con Leonardo», ha spiegato nell’interrogatorio di martedì in Procura a Milano, secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa.

Quattro ore

Tommy Gilardoni è rimasto seduto di fronte al procuratore aggiunto Letizia Mannella ed al pm Rosaria Stagnaro per oltre quattro ore, a partire dalle 10 di martedì. Il nocciolo di questo lungo interrogatorio è da ricondurre al fatto che il ragazzo, originario della Val d’Intelvi (la famiglia ha casa a Centro Valle Intelvi, dopo aver portato avanti sino a fine 2022 un’avviata attività sempre in Valle), ha respinto l’accusa di violenza sessuale, parlando di “rapporti consenzienti”, avuti con la giovane sia da lui che da La Russa jr, che - secondo quanto si è appreso - sarà interrogato la prossima settimana.

Tommaso Gilardoni - che dopo un lungo periodo di silenzio anche sui social ha ripreso a postare immaginu e stories (l’ultima delle quali risale al tardo pomeriggio di martedì) - ha dato il proprio consenso al prelievo, effettuato sempre in Procura, del “Dna” per compararlo con l’unica traccia genetica, sempre di profilo maschile, individuata sui reperti sequestrati. Il ventiquattrenne, che trascorre gran parte dell’anno a Londra, ha anche consegnato il proprio cellulare per l’estrapolazione dei dati. Massima collaborazione dunque da parte di questo ventiquattrenne che papà Massimo in una lunga intervista a “La Verità” con all’interno anche alcuni passaggi forti aveva definito «un ragazzo con la testa sulle spalle».

«Chiarificatore»

Sempre all’Ansa, l’avvocato che assiste Tommaso Gilardoni - il professor Luigi Stortoni, al suo fianco il collega, anche lui professore, Alessio Lanzi - ha confermato che «si è trattato di un interrogatorio molto dettagliato, molto esauriente e secondo noi anche chiarificatore, per questo siamo soddisfatti».

L’inchiesta è condotta dalla Squadra mobile. Nelle scorse settimane si era conclusa una seconda tranche di audizioni e testimoni. Stando al racconto della ragazza, dopo aver bevuto un drink (la vicenda è iniziata dentro l’Apophis, esclusivo locale milanese), lei sarebbe piombata in stato confusionale, svegliandosi la mattina del 19 maggio a casa La Russa, senza più ricordarsi nulla. Si trovava nuda nel letto di Leonardo Apache La Russa.

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