Cronaca / Como città
Giovedì 10 Settembre 2020
«Caso senzatetto, l’assessore lasci»
Ma lei: «Solo fango e non lo merito»
Como: nella bufera per il video in cui toglie la coperta a un clochard, Corengia si difende. Il gesto diventa caso nazionale. Le minoranze: «Se ne vada». Il sindaco: «Accuse inaccettabili»
L’assessore ai Servizi sociali Angela Corengia si difende, ma piovono dalle minoranze le richieste di dimissioni. Il video che mostra Corengia mentre toglie la coperta utilizzata da un senzatetto sdraiato sotto i portici di San Francesco ha fatto il giro d’Italia ed è finito persino nei tg delle reti nazionali.
L’interessata, dopo l’iniziale silenzio e l’imbarazzo dei partiti che sostengono la maggioranza (ad eccezione della Lega), ieri sera ha letto in consiglio un comunicato già diffuso nel pomeriggio. Se la prende con il «fango che sta arrivando e che è davvero ingiustificato, basato su informazioni non corrette e diffuse ad arte per attaccare l’amministrazione. Tre volte la settimana - dice - assistiamo Aprica alle operazioni di pulizia a San Francesco. Il compito dell’assessore Negretti e mio è quello di fare in modo che coloro che trascorrono la notte sotto il porticato liberino l’area per consentire la pulizia, anche nel loro interesse. Sveglio personalmente i ragazzi con un “buongiorno” chiedendo se per favore possono alzarsi. Capita che l’invito debba essere reiterato. Gli operatori di Aprica attendono pazientemente. Succede anche che si concordi con i ragazzi quello che deve essere buttato. Lo fanno loro direttamente e talvolta vengono aiutati, con il loro consenso, per accelerare le operazioni». Corengia insomma dice di aver solo spostato una coperta, fine.
«Impossibile astenermi - ha detto ieri sera in aula il sindaco Mario Landriscina – Il tema è quello delle sanificazioni del portico nel rispetto dei residenti, dei commercianti e di chi lì dorme. Non la pubblica ignominia di una persona che non è una nota sovversiva, ma è garbata e minuta. Chi l’attacca si sciacqui la bocca. Lanciano tutti pietre e mai nessuno ha peccato. La responsabilità non è mandare l’esercito, a me invece importano assessori che sul campo pacificamente cercano di convincere i senzatetto. Non so come sia andata, ma dopo più richieste gli avrà detto di tirarsi su».
Forza Italia e Fratelli d’Italia in silenzio. Franco Brenna per la lista civica del sindaco ha detto che il video «è una vigliacca mistificazione». Per la Lega Alessandro Molteni ha espresso «solidarietà all’assessore vittima di linciaggio». Il gruppo Rapinese vuole lo sgombero, il resto dell’aula ha attacca Corengia. Il Pd chiede le dimissioni dell’assessore. «Troppe figure pessime sul sociale – ha detto il capogruppo Stefano Fanetti - dalle panchine tolte a San Rocco alle idropulitrici anti clochard e adesso questo. Umanità? Almeno la decenza: dimissioni». «Un gesto misero umanamente e istituzionalmente – così Ada Mantovani dal gruppo misto – Valuti se proseguire il mandato». Il grillino Fabio Aleotti ha usato toni aspri, come il parlamentare M5S Giovanni Currò che - definendo erroneamente Corengia «leghista» - ha chiesto in una nota un passo indietro per un «gesto ignobile». Bruno Magatti per Civitas ha dipinto il fallimento delle politiche sociali. Vittorio Nessi per Svolta Civica ha puntato il dito sull’intera giunta. Confesercenti dice sì all’idea della grata per blindare San Francesco.
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