Cellulare al volante e caos monopattini: «Subito più controlli»

Nuove regole Il 15% dei sinistri causati dal telefonino. Il comandante della polizia locale: «Verifiche in città. Ma gli utenti sembrano aver compreso le modifiche»

Il nuovo codice della strada che stanga chi guida utilizzando il cellulare (non solo per telefonare, ma anche per mandare messaggi o guardare i social) con la sospensione della patente per almeno 15 giorni sta iniziando a fare qualche effetto in termini di deterrenza. La Polizia locale per il momento non ha ancora elevato sanzioni (nemmeno per l’obbligo del casco per chi circola in monopattino), ma i primi casi di multe (da parte della Polstrada) si sono visti sulla statale Regina e in autostrada. In particolare la Polizia stradale ha fermato un uomo e una donna, il primo in A9 e la seconda a Carate Urio con il cellulare in mano: per entrambi multa da 250 euro e sospensione della patente per 15 giorni.

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L’utenza si adegua?

«Sicuramente - commenta il comandante della Polizia locale Vincenzo Aiello – stiamo registrando sulle strade cittadine un adeguamento di quota parte dell’utenza alle nuove regole. Si notano persone con il casco in monopattino e questo è un primo effetto di deterrenza che vediamo in questi primissimi giorni con le nuove norme. Quando verrà adottato un apposito decreto ministeriale scatterà anche l’obbligo della targa».

La guida con il telefonino è, secondo Aiello, «tra i comportamenti peggiori al volante in quanto causa di distrazione e incidenti». Le stime nazionali parlano di almeno il 15%. E aggiunge: «Attenzione perché la norma non riguardo solo i cellulari, ma la ratio è che si deve avere libero l’uso delle mani e questo significa, quindi, telefonini, ma anche altri dispositivi analoghi. Non solo telefonare, ma toccare gli schermi, guardare i social o altro. Per il cellulare è prevista sempre la sospensione della patente per un minimo di 15 giorni a due mesi e, in caso di recidiva, da uno a tre mesi. Parliamo di multe di 250 euro, molto più di prima». I controlli, comunque, verranno fatti anche in città e, quindi, il consiglio è quello di adeguarsi subito per evitare di ritrovarsi senza poter guidare l’auto per almeno due settimane. «I controlli di polizia stradale – conclude il comandante - sono uno degli ambiti in cui ci concentriamo di più in quanto i dati dimostrano come comportamenti non corretti siano la causa di incidenti, feriti, morti e di disagi agli altri. La sicurezza la si fa nella quotidianità. Le norme vengono continuamente modificate e se non c’è un investimento in ore, uomini e politiche resterebbero sulla carta».

Un rischio maggiore

Per fare alcuni esempi dal primo gennaio al 30 novembre scorso sono stati multati 119 comaschi per l’uso del cellulare alla guida. Una fattispecie comunque difficile da accertare in quanto, come in più occasioni hanno raccontato gli stessi agenti, si assiste a scene di chi butta il cellulare a terra o nega l’evidenza. Le verifiche vengono fatte sia con posti di blocco, ma anche con auto o moto affiancate al veicolo che viene poi fatto accostare se si nota il conducente al telefono. Adesso con l’inasprimento delle sanzioni si rischia molto di più e non solo in termini economici.

Inoltre sembra incredibile ma c’è ancora chi si ostina a non mettere la cintura di sicurezza. Nello stesso periodo sono stati 107 gli automobilisti multati. Numeri che, fra l’altro diminuiscono di poco. Tra il luglio del 2022 e l’estate del 2023 le persone pizzicate al volante dalla Polizia locale senza aver allacciato il dispositivo erano state 156.

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