Chef Colonna apre in via Mentana
La scelta: ha assunto tre rifugiati

Como: giovedì, d prenderà vita Openissimo, l’ultimo progetto nel campo della ristorazione dello chef romano, conosciuto anche per i suoi programmi televisivi

Chef Antonello Colonna, stella Michelin e noto anche per le sue apparizioni televisive, apre a Como e assume tre giovani ragazzi africani, rifugiati in città.

Un’inaugurazione stellata che più open di così non si può: aperta alle eccellenze del territorio, alla clientela più variegata e all’accoglienza dei più fragili. Binomio perfetto di artigianalità culinaria e impegno verso l’altro.

Dopodomani l’inaugurazione

Giovedì, dopo le 19, prenderà vita Openissimo, l’ultimo progetto nel campo della ristorazione dello chef romano, conosciuto anche per i suoi programmi televisivi. Dopo Roma Termini e Milano, il suo nuovo ristorante sarà in via Mentana a Como, negli spazi di un’ex fabbrica di 700 metri quadri, alle spalle di San Francesco e del triste teatro di vite umane senza fissa dimora che i portici dell’ex chiesa ogni giorno vedono ripetersi.

Colonna ha lanciato la sfida di innescare un circolo virtuoso di riqualificazione della zona che punti tutto su un’offerta di qualità nel campo della ristorazione. Ma oltre a un menù, a cavallo tra la tradizione romana e le specialità laghée, si è spinto ben più in là e da subito ha voluto che la sua trattoria, pizzeria, lounge bar respirasse l’anima della città che lo accoglie e si facesse in parte carico dei suoi problemi.

Ha così pensato di mettere sul piatto un contributo di fiducia per quella Como umana e solidale che ha incontrato e imparato a conoscere nei mesi in cui stava allestendo la sua nuova attività in centro.

Nel suo staff ha quindi assunto tre giovani ragazzi rifugiati, uno del Sudan, uno del Senegal e uno del Mali, che andranno a ricoprire i ruoli di camerieri e lavapiatti.

È scattata immediatamente l’intesa con Olivia Piro di Refugees Welcome, la mediatrice e presidente del sodalizio che si occupa di seguire i migranti che hanno ottenuto lo status di rifugiato, in regime di protezione internazionale, lasciando per sempre i centri di accoglienza.

«Sono spesso giovani che si trovano senza una casa e un lavoro – racconta Olivia Piro – i primi mesi sono i più difficili e noi li seguiamo per toglierli dalla strada e dare loro l’opportunità di trovare una sistemazione, anche in famiglia, e intraprendere un percorso professionale».

L’incontro con Colonna è stato rivelatore: «Nel suo staff ho trovato persone molte serie e preparate, pronte all’ascolto, che con entusiasmo hanno assunto i nostri ragazzi e addirittura ci hanno chiesto dei nominativi per altre loro realtà commerciali. È un’opportunità importante per i giovani che seguiamo e un bel segnale per la città intera».

Lo chef intanto è già attivissimo, non solo in cucina, ma anche sul piano sociale: nel suo ristorante ha fatto arrivare due container di cibo Barilla e presto li distribuirà alle mense solidali di Como. Ha anche intenzione di organizzare una sorta di buffet da asporto per i senza fissa dimora di San Francesco. «Quando capiremo come si potrà promuovere questa iniziativa la faremo senza tanto clamore – dice lo chef che ha lavorato anche a Palazzo Chigi – più conosco questa bella città di Como e più vedo anche le ferite aperte di cui, nel mio piccolo, mi piacerebbe prendermi cura».

«Artigiano del cibo»

Da venerdì a Openissimo si potranno gustare dai pizzoccheri alla pasta alla carbonara, dalla pizza napoletana ai cocktail. «Sono e resto un artigiano del cibo, vorrei dare al settore un bel segno di ripartenza e rispondere alle nuove esigenze di mercato senza dimenticare ricerca, innovazione e sperimentazione». Il ristorante di design è un omaggio culturale alla città lombarda che lo ospita: «Qui ciascuno, amante della convivialità di ogni generazione, può sentirsi a casa, avvolto da una modernità che fa tendenza».

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