Cronaca / Como città
Lunedì 08 Aprile 2024
Cimiteri, non pagano i lumini. Staccata la luce a 600 tombe
Il caso Tolta la corrente agli inadempienti. Il 40% ha poi chiesto il riallaccio. Csu sta inviando ora 11mila nuovi bollettini: versamenti entro il 30 giugno
Non hanno pagato i lumini del cimitero e, dopo aver atteso anche più del tempo previsto dal regolamento, la Como Servizi Urbani (società comunale che ha in gestione il servizio) ha staccato la corrente. Sono circa 600 le inadempienze (su un totale di circa 16mila punti luce ripartiti su 11mila intestatari) che si sono trovati con le tombe al buio. Le motivazioni dei mancati pagamenti sono le più diverse tra loro: si va da titolari di contratti deceduti a dimenticanza nel versamento e ancora a eredi o parenti che non si sono occupati della pratica o che non vogliono più proseguire la tradizione.
Nel 40% dei casi, però, i titolari tornano poi da Csu - dopo essersi accorti che la luce della propria lampadina è spenta - per chiedere di riattivare l’impianto. Cosa che viene ovviamente fatta, ma che ha dei costi aggiuntivi (circa 30 euro comprensivi del canone a cui va aggiunta anche la mora). La procedura può essere completamente portata avanti on line e il ripristino viene effettuato mediamente entro un mese.
Proprio in questi giorni Csu sta inoltrando i bollettini per il pagamento valido per l’anno 2024 (la quota, con l’adeguamento all’indice Istat è passata da 16,40 a 16,50 euro). Complessivamente sono circa 11mila gli avvisi di pagamento relativi ai nove cimiteri cittadini (Albate, Breccia, Camerlata, Camnago Volta, Civiglio, Lora, Monumentale, Monte Olimpino e Rebbio) con scadenza 30 giugno. Dalla società ricordano che « il mancato pagamento del corrispettivo implicherà il distacco del punto luce» e che «in caso di mancato ricevimento della comunicazione entro la metà di giugno, sarà possibile richiedere l’invio a mezzo mail [email protected] contattando il numero 031/262256». Può infatti capitare che qualche avviso vada perso o non venga recapitato, quindi bisogna verificare entro metà giugno se si è in regola o meno e se, eventualmente, si vuole mantenere il servizio di lampade votive oppure disdirlo.
Il problema dei mancati pagamenti si era presentato anche lo scorso anno (bollettini del 2022) e anche in quell’occasione c’erano stati diversi distacchi, ma in misura decisamente inferiore a quella relativa ai mancati pagamenti del 2023.
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