Cronaca / Como città
Sabato 26 Febbraio 2022
Cittadella degli uffici alle caserme
Arriva la firma: si farà davvero
A giorni il protocollo d’intesa tra ministero della Difesa e Agenzia del demanio. Con la sottoscrizione partirà il progetto per riqualificare l’area: ospiterà le sedi di enti pubblici
Dopo decenni di ipotesi più o meno fantasiose, tutte miseramente naufragate (dal campus universitario fino al centro vaccinale), l’ex caserma De Cristoforis ha trovato finalmente una destinazione certa: diventerà una cittadella degli uffici pubblici.
A giorni, forse già la prossima settimana, è attesa la firma che sancirà ufficialmente il via all’operazione: il ministero della Difesa - che ha in consegna l’enorme compendio - e l’Agenzia del demanio sottoscriveranno un protocollo d’intesa per ridisegnare il futuro di tre ex caserme e tra queste figura la De Cristoforis. A quel punto sarà la stessa Agenzia del demanio a far partire il progetto di riqualificazione degli spazi, con l’obiettivo di utilizzare come sede di alcuni enti pubblici. Enti, questi ultimi, che oggi pagano affitti altissimi per utilizzare spazi in altre zone di Como.
Traslochi in vista
A cinque anni dall’inserimento della caserma nel piano di riconversione degli edifici demaniali, nell’ambito del piano di “Federal building” dell’Agenzia del demanio, e dopo una serie di incontri a tutti i livelli (se ne occuparono tra gli altri l’allora sindaco Mario Lucini e il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta, che già a giugno 2017 annunciò l’ok dell’Esercito e lo stanziamento dei pruimi fondi), sembra proprio essere arrivata la svolta. L’obiettivo del maxi intervento non è cambiato, come detto: la nascita di un polo degli uffici pubblici. Operazione che permetterebbe a Roma di liberarsi dalla zavorra dei canoni di locazione versati annualmente per le sedi di alcuni enti. Quali? Di sicuro la Prefettura, che è destinata a lasciare il prestigioso ma costosissimo immobile di via Volta, pieno centro storico, per spostarsi appunto alla De Cristoforis. Ma nel primo elenco - al momento parziale, potrebbe allungarsi - figurano anche l’Agenzia delle entrate (sede attuale in via Cavallotti), l’Archivio di Stato (via Briantea), la Commissione tributaria (via Italia Libera) e la Direzione del lavoro (via Bellinzona).
Verrà effettuata ovviamente una ricognizione per valutare se c’è un interesse al trasferimento nella De Cristoforis anche da parte di altri enti. E bisognerà poi valutare, di concerto con l’Amministrazione comunale (di fatto non coinvolta nel progetto) gli aspetti legati alla viabilità e alla sosta, poiché nell’ex caserma potrebbero lavorare circa 400 persone, con l’aggiunta degli utenti. In passato si era parlato anche della possibilità di spostare nell’ex caserma gli archivi del Comune. A proposito di archivi, quelli dell’Esercito - documenti per un totale di 7 chilometri di carta - oggi custoditi proprio alla De Cristoforis verranno spostati in una caserma in Piemonte, già individuata.
Le nostre tasche
Le stime parlano di un risparmio per le casse pubbliche di due milioni di euro l’anno, visto che non si pagheranno più gli affitti a terzi per le attuali sedi. L’operazione - compresi i lavori di conversione - ha un valore complessivo di 25 milioni di euro. Già nel 2018 l’Agenzia del demanio aveva stanziato due milioni e mezzo per la progettazione e aveva affidato un incarico per la verifica della vulnerabilità sismica.
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