Cittadella degli uffici all’ex caserma: avviata la progettazione definitiva

Lavori Maxi investimento da 65 milioni di euro per la ex caserma de Cristoforis. Il nuovo “polo” prevede il trasloco di Prefettura, Agenzia delle entrate, Archivio di Stato, Ufficio di esecuzione penale esterna del ministero della Giustizia

Un maxi investimento da 65 milioni di euro per la ex Caserma de Cristoforis destinata a diventare la cittadella degli uffici. Attualmente è in corso la progettazione avanzata dell’intervento iniziato nel giugno del 2022 con un protocollo di intesa tra l’Agenzia del Demanio e il ministero della Difesa che si è impegnato al progressivo rilascio dei diversi edifici al fine di permettere all’Agenzia di sviluppare le attività necessarie per il recupero della ex struttura militare.

Alla fine del 2023 era stata affidata al raggruppamento temporaneo di imprese (con mandatario lo Studio Settanta7) e adesso dall’Agenzia del Demanio spiegano che sono state completate le attività preliminari alla progettazione relativamente al rilievo in bim e alle integrazioni delle indagini sismiche ed ambientali effettuate in precedenza. Attualmente è in corso la progettazione definitiva e le opportune con le amministrazioni coinvolte. In pratica si stanno definendo le esigenze di ciascun Ente interessato a trasferirsi nella nuova struttura in termini di metri quadri, spazi speciali, impianti in modo tale da raccogliere tutte le richieste e trasformarle su carta. Dall’Agenzia chiariscono che «si prevede la conclusione della progettazione esecutiva entro la fine del corrente anno, successivamente verrà avviata la gara dei lavori». Data che coincide con l’ultimo aggiornamento del cronoprogramma che aveva visto slittare i tempi in avanti di circa un anno. Si tratterà, in ogni caso, di una gara Europea con procedure definite e, quando si parla di appalti di questo livello, non si possono mai escludere ricorsi al Tar e strascichi legali. Questo per dire che il cantiere vero e proprio potrebbe partire alla fine del prossimo anno, ma le date più certe si sapranno soltanto dopo la conclusione delle procedure di gara e l’individuazione di chi dovrà occuparsi dei lavori. Ad ogni modo i nuovi uffici che complessivamente impiegano circa 400 persone non saranno operativi prima del 2027 e, ovviamente, gli ingressi saranno graduali tra i diversi Enti coinvolti dal maxi piano di razionalizzazione e riorganizzazione di numerosi servizi pubblici presenti in città e, in qualche caso, con sedi distaccate anche in altri Comuni della provincia.

Il nuovo “polo” che sarà creato alla ex caserma prevede il trasloco di Prefettura (che, verosimilmente, sarà la prima a trasferirsi), Agenzia delle entrate, Archivio di Stato, Ufficio di esecuzione penale esterna del ministero della Giustizia. Tutte istituzioni che sono al momento ospitate in diversi immobili del capoluogo dietro il pagamento di un affitto. Anche per questa ragione lo Stato ha deciso di investire per andare a ristrutturare completamente un suo complesso immobiliare in fase di dismissione come quello di piazzale Monte Santo (un tempo erano un migliaio i militari presenti, per dare un’idea delle dimensioni degli edifici oggetto di intervento). In questo modo conta di risparmiare complessivamente circa due milioni di euro l’anno dagli affitti. Accanto al risparmio economico l’investimento andrà a puntare anche su quello energetico dal punto di vista di gestione degli spazi, ma anche per quanto riguarda digitalizzazione e gli impianti che saranno tutti a basso impatto. La parte centrale della ex caserma, la storica piazza d’armi, diventerà un’area aperta alla città.

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