Frana a Civiglio, strada ancora chiusa dopo quasi un anno. La maestra: «Nessun aiuto»

Como La disavventura della frazione cittadina prosegue da ormai dieci mesi. Gaia De Masi: «Docenti non auto muniti e famiglie in difficoltà»

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Una docente della scuola primaria di Civiglio riaccende i riflettori sul caso del quartiere isolato dopo una frana avvenuta ormai quasi un anno fa. «Sembrerebbe che l’importanza dell’istituzione scolastica sia finita nel dimenticatoio - scrive Gaia De Masi, riferendosi al quartiere -. La scuola in questione si compone di docenti che non sono auto muniti e che usano un servizio bus che rispecchia la fragilità e confusione dei nostri tempi. Ad esempio, corse soppresse, viaggi anticipati e così via»

La situazione richiamata da De Masi è riferita allo smottamento, a maggio 2024, di un terreno privato su via Dei Patrioti, a causa delle forti piogge. Il Comune si era attivato per risolvere la situazione dopo che il privato responsabile dell’accaduto non aveva rispettato il termine fissato per l’intervento. Stanziati 300mila euro, approvate le indagini geognostiche, i mesi di febbraio e marzo sarebbero dovuti essere dedicati all’affidamento e alla stipula del contratto. Per fine marzo era fissato l’inizio dei lavori, che per il momento però non sono ancora partiti.

«Nonostante ci siano sempre i nostri bimbi pronti a risollevarci da ogni problema, riequilibrando il mondo con i loro sorrisi, la stanchezza si fa sentire», prosegue la docente, spiegando che la situazione non è semplice nemmeno per i genitori, soprattutto per quelli che non vivono nella frazione alta del capoluogo e trovano difficoltà a mandare i figli a scuola per via dei problemi di viabilità. «Non si tratta di una strada rotta, ma di un mondo che si ferma e che influenza noi che quotidianamente viviamo questa realtà».

I problemi legati al trasporto pubblico dei residenti nel quartiere era stato più volte raccontato, in ultima istanza anche dal parroco di Civiglio, don Alberto Fasola, che a fine gennaio aveva denunciato il senso di abbandono provato dai cittadini e le difficoltà quotidiana che, da mesi, sono costretti ad affrontare.

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