Code, sosta selvaggia e furgoni contromano: caos in zona Villa Aprica

Viabilità Ancora problemi di coabitazione tra i mezzi diretti all’ospedale e il traffico residenziale

Parcheggi selvaggi (moto comprese), camion e furgoncini che scendono in contromano grazie a un semaforo posizionato diversi anni fa durante il cantiere di ampliamento e, in alcuni punti, difficoltà di passaggio per il pochissimo spazio a disposizione sulla carreggiata. Con la fine delle ferie e la ripresa a pieno regime delle visite all’ospedale Villa Aprica tutta la zona circostante, da via Castel Carnasino, via Roncate e fino a via Cardina è di nuovo una giungla. E questo nonostante all’interno della struttura ospedaliera sia stato realizzato un parcheggio.

Il primo problema si trova all’inizio di via Castel Carnasino, non appena la si imbocca da via Bellinzona. Il Comune ha posizionato alcuni paletti sul lato destro (e il marciapiede su quello sinistro) per disincentivare la sosta abusiva, ma il risultato è che i veicoli vengono parcheggiati di fianco ai paletti andando quindi ad occupare direttamente la strada. Il secondo nodo, poco distante, è costituito dal semaforo regolato a discrezione della portineria dell’ospedale per far scendere in contromano furgoni, ma in diversi casi anche mezzi più piccoli. Era stato collocato oltre una decina d’anni fa per il passaggio dei grossi camion con materiale da costruzione per l’ampliamento dell’ospedale e, da allora, è rimasto al suo posto e viene utilizzato diverse volte al giorno in orari casuali. Vale la pena sottolineare che le ambulanze, invece, non passano in contromano (se non con sirena di emergenza), ma uscendo dall’ospedale proseguono nella parte alta verso via Cardina.

Capita che ci siano le auto in coda al semaforo rosso che vanno anche a bloccare chi deve andare verso via Roncate poiché non viene lasciato lo spazio necessario per la svolta a destra. C’è chi passa con il rosso e chi, pur passando con il verde si è trovato ugualmente di fronte un mezzo contromano e a quel punto trovandosi costretto a fare retromarcia. Il terzo punto problematico è l’ingresso alla struttura: tante auto si fermano proprio sul curvone per caricare e scaricare i parenti andando a creare code. Va anche tenuto conto che la curva, come lamentano diversi utenti della clinica, è problematica a causa della presenza di un grosso manufatto in cemento, di moto parcheggiate spesso in modo non ordinato e, successivamente, di auto in sosta sulla carreggiata di destra o che fanno manovre per potersi inserire in uno spazio trovato fortunatamente libero.

Proseguendo la strada i guai si spostano, dove c’è la parte piana, sul lato sinistro. Nei giorni feriali anche quel tratto diventa a tutti gli effetti un parcheggio selvaggio ed è molto frequente sentire clacson suonare e auto che passano “a filo” se hanno la sfortuna che a parcheggiare sia stato un suv o una station wagon. A quel punto si arriva al semaforo che regola il passaggio nella strettoia di via Cardina che consente il transito a senso alternato. E anche lì file e caos sono all’ordine del giorno. Infine l’immissione su via Bellinzona: il tempo semaforico è molto breve e, nelle ore di punta, i mezzi che transitano da e per la Svizzera proseguono in coda rendendo di fatto impossibile l’uscita a chi proviene da via Cardina.

© RIPRODUZIONE RISERVATA