Parini, scale inagibili da quasi tre anni. La preside: più veloci a rifare Notre Dame

Il caso Un commento sui social riapre la polemica legata alla mancata ristrutturazione: «Ancora non si parla di cantieri, ma la gestione di ingressi e uscite è diventata un problema»

«Ci hanno messo di meno a restaurare Notre Dame che la scala della Parini». Questo l’amaro pensiero che la preside dell’istituto comprensivo di Como Centro Valentina Grohovaz ha maturato nel vedere, nei giorni scorsi, la riapertura della cattedrale francese dopo il devastante incendio del 2019, mentre la scala della sua scuola media, la Parini di via Gramsci, è ancora inagibile dopo quasi tre anni.

Un commento pubblicato sui social da cui traspare, naturalmente, una vena ironica, ma che nasconde anche una certa rassegnazione sul fatto che molto probabilmente la preside non vedrà la scala finita, dato che questo è il suo ultimo anno di lavoro prima della pensione.

«Il tempo passa e io ho realizzato che la questione di Notre Dame è lontana, ma anche la scala della Parini non è che scherzi – ammette -. Non ho ancora capito quali siano le prospettive, so che stanno facendo i progetti. Ormai siamo talmente abituati a questa situazione che abbiamo imparato a conviverci, anche se la mattina l’ingresso è laborioso. Io al momento non ho nuove informazioni da dare, forse il Comune ne ha. Mi sembra di aver capito che è una questione relativa al progetto. Quando hanno fatto le prove di carico, non sappiamo se siano andate bene o male. Mi auguro che prima o poi, comunque, si faccia: inizialmente non doveva essere un lavoro impegnativo, ma evidentemente lo è. Dato che guardavo la situazione di Notre Dame, mi sono resa conto che ci sono lavori che iniziano e finiscono. Speriamo facciano prima dell’asilo Sant’Elia». E aggiunge: «Ormai qui è quasi tre anni, non credo che ci sarò all’inaugurazione della nuova scala. Recentemente sono stati fatti dei rilievi, ma non si sbilanciano nemmeno più con previsioni di date. So che c’è di mezzo un progetto diverso rispetto al primo, ma non si parla di apertura di cantieri. Di solito si fa quando ci sono le pause della scuola, ma per questa natalizia non se ne è parlato. Io spero tanto che si faccia almeno la prossima estate». Oltre all’aspetto estetico, c’è anche una questione di sicurezza. «Qualche problema di gestione dei ragazzi negli spazi esterni questa situazione ce lo crea, all’ingresso e all’uscita – sottolinea ancora Grohovaz -. Avevamo chiesto che qualcuno assistesse l’ingresso, ma i volontari della Polizia di Stato sono rimasti per tre o quattro giorni. Eravamo rimasti che si sarebbe trovata una soluzione alternativa, ma al momento non è così. Prima c’era un controllo e si sentivano più sicuri, ora i genitori aspettano che i figli attraversino la strada, quindi si fermano e posteggiano, occupando la via Gramsci».

« La scala inagibile ha avuto una serie di conseguenze. La gestione dello spazio esterno è comunque un tema, considerato che non è molto esteso, quello era un bello sfogo, ora è più complesso. Al di là dell’aspetto estetico, che comunque è deprimente. Mi auguro che tra le tante cose che il Comune farà, ci sia anche questa. Riguardo i costi, inizialmente si parlava di 14/15mila euro, poi è cambiato perché sono coinvolte altre parti della struttura e quindi probabilmente è di più. Ci sono ragazzi che usciranno dalla Parini dopo i tre anni senza aver mai usato la scala».

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