Cronaca / Como città
Venerdì 31 Gennaio 2025
Como Acqua, il pasticcio dei voti. I contrari erano favorevoli
Società pubblica Amministratore a un passo dalla dimissioni a causa di un errore clamoroso nel conteggio dei voti
Una storia tanto incredibile quanto reale quella emersa dopo l’assemblea dei soci di Como Acqua ( i sindaci dei Comuni aderenti) che aveva visto una forte polemica sul piano economico-finanziario presentato dall’ad Enrico Poliero, il quale aveva minacciato le dimissioni dopo la vittoria dei contrari. Ieri, a 72 ore di distanza, è emerso che, in realtà, l’esito del voto era opposto e il tutto per un clamoroso errore di attribuzione del voto del Comune di Cantù (che pesa per ben 1019 punti) inserito, evidentemente per una svista, tra i contrari, quando invece si è espresso in modo favorevole.
L’impianto contestato
Una posizione che era nota a tutti, tant’è che nei giorni scorsi ha tenuto banco la spaccatura tra le amministrazioni a guida leghista di Cantù e Mariano sul documento che conteneva lo stralcio del maxi impianto di trattamento della frazione organica dei rifiuti e dei fanghi per trasformali in biogas da realizzare proprio a Mariano. Nella fase di inserimento delle votazioni l’errore che, corretto, ribalta il risultato facendo risultare approvato il “Budget previsionale 2025 e il piano economico-finanziario 2024-2029). Durante l’assemblea erano stati registrati 3936 favorevoli, 3277 contrari e 1302 astenuti (il voto è ponderato) con il risultato che era stata dichiarata la non approvazione del punto. Il giorno dopo era stata convocata una nuova assemblea per giovedì prossimo, il 6 febbraio, per ridiscutere l’argomento su cui i sindaci si erano divisi ed erano stati richiesti chiarimenti all’amministratore delegato. E, in particolare, sul cambio di rotta della società sull’impianto di Mariano: costi troppo alti (arrivati a 26 milioni di euro) e tempistiche (500 giorni dal via effettivo) ormai incompatibili con il finanziamento da 10 milioni del Pnrr (obbliga alla fine lavori, ancora non iniziati, nel 2026) portando i quasi 30 milioni tutti a carico della società. Cifra che, secondo le ultime valutazioni, non garantirebbe la sostenibilità dell’operazione in termini di costi e benefici e che, anzi, metterebbe in crisi Como Acqua dal punto di vista economico-finanziario.
Nella fase di stesura del verbale definitivo la clamorosa scoperta. Gli ultimi due giorni sono quindi trascorsi tra riconteggi, pareri legali, riascolto di file audio per andare a valutare l’accaduto. Il risultato? Su 8515 voti i favorevoli, con l’aggiunta di Cantù, sono saliti a 4955, i contrari scesi a 2258 e 1302 astensioni. Tradotto: il documento è stato approvato dal 58% dei votanti con il conseguente addio all’impianto di Mariano.
Errore clamoroso
Ieri l’accaduto è stato comunicato a tutti i soci, a cui è stato spiegato che l’errore è già stato “corretto” da cda e collegio sindacale, ma che il verbale verrà sottoposto all’assemblea di giovedì riconvocata per la resa dei conti, ma ora sarà solo per la ratifica. Decade quindi l’ultimatum lanciato da Poliero: o si approva il budget o mi dimetto. In realtà il piano (che per i prossimi investimenti prevede 187 milioni fino al 2029, ma non più sul nuovo impianto fanghi a Mariano) era già stato approvato, ma con l’errore di attribuzione del voto nessuno se n’era accorto. E le dimissioni sarebbero state per l’esito di un voto che non rispecchiava la volontà dei sindaci.
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