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Cronaca / Como città
Giovedì 03 Settembre 2020
Como, no al dormitorio,
ma decine in strada
Non solo San Francesco, tanti senzatetto dormono al liceo Volta, al Crocifisso e davanti al Pirellino. Commercianti esasperati: «Costretti a pulire ogni giorno». Eppure il Comune non vuole una nuova struttura
Non solo San Francesco viene utilizzata come riparo dai senzatetto. Ci sono sacchi e cartoni al Pirellino, bivacchi e accampamenti davanti al liceo Volta come pure sotto al porticato della basilica del Crocifisso di viale Varese. Commercianti e residenti lamentano problemi di igiene e di degrado oltre che di sicurezza. Quando sotto ai portici tra il tribunale e il mercato coperto la situazione sembra migliorare non significa che il disagio sociale sia svanito.
I senza fissa dimora si spostano, i migranti senza casa partono e arrivano. Una decina di loro, per esempio, da San Francesco quest’estate si sono trasferiti ai giardini a lago. Ci resteranno almeno finché il tempo lo permetterà. Questo comunque non ha impedito ad agosto agli abitanti di via Mentana di assistere la notte a scene spiacevoli, compreso un pericoloso lancio di sampietrini con il conseguente arrivo della polizia. Il fenomeno è fluido, spiegano gli operatori e i volontari del terzo settore, in continuo cambiamento. Negli anni, però, rilevano un peggioramento delle condizioni di vita dei più fragili.
Lunedì notte, proprio sotto alla scritta a caratteri cubitali del palazzo della Regione Lombardia, dormivano con materassi e ripari di fortuna diversi senzatetto. Al bar di viale Varese e in un vicino centro estetico spiegano che ci sono parecchi movimenti la sera, anche sul lato opposto, ai giardini. «I commercianti devono pulire ogni mattina vetrine e marciapiedi, riparando i danni – racconta Mattia Frigerio, titolare della vicina palestra Como fitness club - poiché scale e angoli sono usati come latrine. A Como serve un dormitorio e delle soluzioni igieniche idonee».
![Como: giacigli di senzatetto sotto i portici del liceo Volta Como: giacigli di senzatetto sotto i portici del liceo Volta](https://storage.laprovinciadicomo.it/media/photologue/2020/8/20/photos/cache/como-no-al-dormitorio-ma-decine-in-strada_902a53e4-ed56-11ea-90b7-7d5a221294c9_700_455_v3_large_libera.jpg)
(Foto di Andrea Butti)
Il dormitorio, votato a maggioranza dal consiglio comunale nel luglio del 2019, per l’assessore alla Sicurezza Elena Negretti e la collega con delega ai Servizi sociali Angela Corengia non serve in quanto ci sono posti liberi in altre strutture.
I negozianti di fronte al liceo Volta ogni mattina ripuliscono i gradini dei portici. Ci sono alcuni senzatetto stanziali, conosciuti da anni, ma ci sono anche quattro o cinque nuovi arrivati che arredano fisicamente lo spazio con sedie e cuscini. Al Crocifisso la situazione è nota. «Tra le colonne della chiesa anche durante il giorno – spiega Ada Mantovani, consigliere comunale del gruppo misto - ci sono dei sacchi della spazzatura contenenti l’attrezzatura per la notte di chi evidentemente lì dorme».
![Como vial Varese, Pirellino, gente che dorme con i sacchi a pelo sotto i portici Como vial Varese, Pirellino, gente che dorme con i sacchi a pelo sotto i portici](https://storage.laprovinciadicomo.it/media/photologue/2020/8/20/photos/cache/como-no-al-dormitorio-ma-decine-in-strada_9a7ea818-ed56-11ea-90b7-7d5a221294c9_700_455_v3_large_libera.jpg)
(Foto di Andrea Butti)
L’appello del vescovo
Situazioni sintomo di un disagio sociale che come ha ricordato il vescovo Oscar Cantoni durante l’omelia di Sant’Abbondio è una responsabilità della città. C’è chi ha sistemato brande lungo il Cosia, chi dormiva sulla panchina fuori dal Comune, o chi prepara un giaciglio dietro ai binari di San Giovanni. «Dopo la chiusura del centro di via Sirtori la situazione è più volte cambiata – spiega Paola Della Casa, referente della rete dei servizi per la grave marginalità e operatrice di Symplokeé – di recente ai portici non ci sono molti senza tetto. Ma la fotografia è fluida, le persone si spostano. Molte purtroppo si nascondono, finiscono in aree dismesse e lontane».
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