Como, allarme case di riposo
Si muove il prefetto

Dopo l’appello al presidente Mattarella per la carenza di personale, ieri vertice con la Ca’ d’Industria . Una lettera a tutti gli infermieri della provincia. «Il sistema sanitario da giugno porta via professionisti alle Rsa»

La Ca d’Industria ha lanciato l’allarme ed ha scritto al presidente Sergio Mattarella, l’Rsa non ha personale sanitario a sufficienza per garantire l’assistenza agli anziani.

Perciò per tramite del Prefetto Andrea Polichetti l’Asst Lariana ha subito preso carta e penna ed ha scritto a tutti gli infermieri segnalando la possibilità di firmare un contratto a tempo indeterminato con la residenza per anziani.

A fronte di dieci dimissioni, avendo cercato senza successo di assumere infermieri da tutta Italia, la Ca’ d’Industria si è appellata alle più alte cariche dello Stato spiegando che gli ospiti «rischiano di essere colpiti non soltanto dalla pandemia, ma anche dalle conseguenze dell’assenza del personale infermieristico fondamentale per garantire la cura delle patologie e l’assistenza di base».

Anche l’esercito

La Ca’ d’Industria ha chiesto addirittura l’invio del personale medico dell’esercito. Spedita la lettera però la Prefettura di Como ha invitato i vertici della fondazione per un colloquio e già da mercoledì sera l’organo governativo che ha sede in via Volta si è messo a disposizione dell’Rsa.

«Il prefetto, che ringraziamo, si è subito mosso per aiutarci – fa sapere Gianmarco Beccalli, presidente della Ca’ d’Industria – l’obiettivo è reperire rapidamente il personale infermieristico mancante. È una necessità urgente ai tempi della pandemia, ma che è indipendente dal Covid, senza non funzioniamo. È stato sempre il Prefetto nella giornata di ieri a dialogare con l’Asst Lariana e l’ospedale Sant’Anna. L’ex azienda ospedaliera ha dunque scritto a tutti gli infermieri presenti nelle graduatorie d’assunzione in lista d’attesa segnalando la nostra necessità e l’opportunità di un contratto a tempo indeterminato. È chiaro che l’ospedale risulta più attrattivo rispetto alla Rsa. Dunque l’Asst ha specificato che chi eventualmente dovesse accettare non perderà il posto negli elenchi del presidio sanitario, ma potrà comunque rientrare in ospedale dopo averci nel frattempo aiutato».

L’Rsa comasca spera di avere risposte tra oggi e domani. La Ca’ d’Industria ospita 340 anziani, pur avendo 449 posti letto. Non è solo la residenza per anziani cittadina a soffrire questa difficoltà. Da mesi tutte le Rsa di Como e provincia stanno cercando infermieri e operatori.

Decine di concorsi

«Il sistema sanitario e gli ospedali è da giugno che drenano risorse alle Rsa – spiega Luca Degani, segretario di Uneba Lombardia, realtà che coinvolge le Rsa in tutta la regione – sono stati aperti decine e decine di concorsi per fronteggiare la pandemia, il nostro personale socio sanitario si è trasferito in blocco. Un grave errore che noi ci ritroviamo a pagare adesso. È mancata nel tempo una giusta programmazione. Fanno bene le Rsa a chiedere aiuto alle istituzioni invocando anche l’invio del personale medico dell’esercito. Il deficit è fortissimo e compensare per noi è complicato».

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