Como: altre 19 vittime
Ma i ricoveri sono in calo
e diminuiscono i contagi

Nell’ultima settimana 162 le vittime del virus .Percentuale dei tamponi positivi ai livelli di un mese fa. Il tasso di occupazione delle rianimazioni va sotto il 90%

Bisogna tornare al 21 ottobre scorso per trovare un incremento così basso in una giornata “normale” (cioè non riferito agli esami processati la domenica, quando il numero di tamponi cala drasticamente) dei nuovi positivi in provincia di Como. Ieri sono stati 215, la metà del giorno precedente. E questo è indubbiamente un segnale positivo.

Diminuiscono anche i pazienti ricoverati negli ospedali per Covid: il calo percentuale è superiore al 5% in un giorno, e anche questa è senz’ombra di dubbio un’ottima notizia.

Le vittime

Decisamente meno positivo, però, è il dato dei decessi: ancora tanti, troppi. Nella giornata di ieri i comaschi che hanno perso la vita a causa del maledetto virus sono stati 19, un settimo del dato complessivo di tutta la Lombardia. Nell’ultima settimana le vittime comasche sono state 162. Uno dei pazienti deceduti viveva in città: nel capoluogo, dall’inizio della pandemia, sono 173 le persone vittime del coronavirus. Complessivamente, in tutta la provincia, i lutti che hanno colpito i comaschi in conseguenza delle complicanze del virus sono stati ben 1107. Di questi 448 da ottobre, in neppure due mesi.

Tornando ai dati che offrono uno spiraglio di speranza sull’indebolimento di questa tragica seconda ondata, per la nostra provincia, indubbiamente quello sui contagi (che dovrà essere confermato però nei prossimi giorni) è un buon punto di partenza. Certo, Como resta tra le provincie con l’incremento maggiore (soprattutto in rapporto alla popolazione), ma era più di un mese che il numero di tamponi positivi non era così basso (lo si ribadisce: riferito a un dato processato e riferito a un giorno feriale).

Nello specifico, ieri i nuovi casi in città di Como sono stati 24, 23 a Cantù, 9 a Mariano Comense, 4 a Erba, 3 a Olgiate Comasco, 6 a Turate, 3 a Lomazzo, 8 ad Appiano Gentile, 2 a Lurate Caccivio, 5 a Bellagio.

Anche per quanto riguarda la Lombardia bisogna fare un balzo indietro al 20 ottobre per trovare un incremento giornaliero di contagi così basso: ieri 3.203 (a novembre si sono toccate punte di oltre 11mila nuovi casi).

I ricoveri

Altro parametro che contribuisce a un cauto ottimismo è quello riguardante i ricoverati in ospedale. Negli ultimi quattro giorni il numero è costantemente in calo.

Nella sola Asst Lariana ieri i pazienti malati di Covid erano 6 in meno del giorno precedente. Complessivamente parliamo di 404 persone tuttora costrette in ospedale: 315 al Sant’Anna, 49 a Cantù (unico ospedale dove il numero è lo stesso del giorno precedente), 23 a Mariano, 17 in via Napoleona. Invariati, invece, i ricoveri in terapia intensiva: 24 al Sant’Anna e 6 a Cantù. Da aggiungere 22 pazienti, nei due presidi ospedalieri, in attesa in pronto soccorso.

Calano i pazienti anche a livello regionale: 12 in meno quelli in terapia intensiva e 216 quelli che erano ricoverati negli altri reparti. Peraltro si abbassa anche il livello di saturazione delle rianimazioni: per la prima volta da giorni la percentuale di posti occupati in terapia intensiva scende sotto il 90%, dopo aver rischiato di avvicinarsi pericolosamente alla saturazione completa.

Sempre stando ai parametri positivi, da segnalare il tasso di tamponi positivi sul totale di quelli fatti: a livello lombardo siamo all’11,3% nel rapporto tra contagi e test, il dato più basso dal 21 ottobre scorso.

Infine i dati nazionali. I nuovi casi sono stati 20.648 (anche qui bisogna tirare indietro il calendario all’ultima settimana di ottobre per avere un dato più basso), i morti 541. Cala leggermente, dello 0,24%, la presenza di pazienti nelle rianimazioni e dell’1,26% quella dei ricoverati con sintomi. Piccoli passi verso il sereno.
P.Mor.

© RIPRODUZIONE RISERVATA