San Martino, ci siamo quasi: è il sogno della “foresta urbana”

Progetti Arca ha ormai concluso la riqualificazione dei percorsi interni - Ad aprile le prime visite, inizialmente guidate e riservate alle scuole

Como

In primavera apre la foresta urbana, Arca ha ormai concluso la riqualificazione dei percorsi interni al San Martino.

Ad aprile al via le visite guidate nel polmone verde della città, gli alunni delle scuole saranno i primi a poter godere delle 1.500 essenze arboree censite dagli operatori della cooperativa sociale che hanno ripulito sei ettari di selva prima intricata e abbandonata.

Dal cancello del primo curvone dell’ex statale anche i cittadini comaschi, sempre attraverso visite guidate, potranno entrare nel grande parco urbano attraversando il pratone dell’Ats Insubria, ai piedi del vecchio ospedale psichiatrico. Oltre il filare dei carpini piantati negli scorsi mesi attendono i curiosi quattro chilometri di sentieri con cartelli e indicazioni.

«Siamo quasi pronti ad aprire la foresta urbana – dice Maurizio Galli, il direttore della comunità Arca –. Da aprile alle scuole e poi ai cittadini, magari durante le domeniche. Per ragioni legate alla sicurezza dei visitatori, ma anche per meglio salvaguardare il bosco, organizzeremo per incominciare sole visite guidate. Nel 2024, primavera ed estate, ci siamo concentrati sui primi quattro ettari di bosco riqualificato. Sui restanti due ettari, sempre di competenza dell’Ats, ci stiamo ancora lavorando». L’ultima parte del bosco è più scosceso e difficilmente percorribile, seguiranno altri interventi. Comunque Arca ha già rivitalizzato buona parte del San Martino, dei boschi prima soffocati da rampicanti e piante infestanti. Sono invece stati valorizzati pioppi centenari, faggi, in un luogo che ospita picchi, tassi e volpi. Un lavoro lungo, annunciato nel 2022 anche grazie al sostegno della Fondazione Comasca.

Lo scopo del progetto, per conto dell’Ats, inizialmente teso al reinserimento sociale degli operatori al lavoro con Arca, ha virato verso una nuova proposta didattica e formativa. I proponenti infatti speravano di incassare dei finanziamenti, per esempio attraverso i bandi emblematici della Fondazione Cariplo, per costruire una nuova “casa del parco”, una struttura verso il lato della strada che scende da Lora, dove prima c’era un vecchio fienile abbattuto mesi fa. Congelato questo progetto, dove allestire aule per alunni e maestre, dalla prossima primavera le attività informative e i laboratori troveranno lo stesso posto direttamente in alcuni edifici della cooperativa sociale Arca, con accesso sempre dall’ex statale. Dunque dopo tanti anni di chiusura e abbandono il parco urbano della città verrà in parte riaperto ai cittadini, la speranza è potere godere del grande polmone verde del capoluogo. Già ad ottobre ci saranno le prime anticipazioni, il giorno 11 infatti Arca si prepara con un convegno a festeggiare i primi 40 anni dalla sua fondazione.

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