Asili nido, il Comune apre ai privati: «Così più servizi e aperti fino alle 18»

Il progetto La sperimentazione in via Segantini e via Bellinzona con tre cooperative - Roperto: «Si potranno lasciare i bimbi anche ad agosto. E presto un percorso in inglese»

La collaborazione avviata tra Comune e cooperative private all’interno degli asili nido di Monte Olimpino (di prossima chiusura, da settembre 2025) e Sagnino, presentata a Palazzo Cernezzi, è figlia del programma elettorale del sindaco Alessandro Rapinese.

Più posti negli asili, più qualità nei servizi e «alleggerimento della pianta organica comunale», come si legge nella programmazione biennale pubblicata a maggio dal Comune (che riprende il punto 2 del programma di mandato di Rapinese) e come è stato ribadito dal sindaco stesso e dalla vicesindaco Nicoletta Roperto.

Come funziona

Iniziata in via sperimentale a gennaio e lanciata ufficialmente al nido Panda, di via Segantini, e al nido Coccinella, di via Bellinzona, da settembre la co-progettazione, (che tra le altre cose ha permesso di garantire il servizio del doposcuola dalle 15.30 alle 18), prevede la condivisione delle attività all’interno degli asili tra educatrici comunali e educatrici assunte dalle cooperative.

Sono tre infatti le cooperative coinvolte dal Comune: Baobab, con il presidente Maurizio Martegani e la coordinatrice Irene Gullione; Csls, con il presidente Fausto Tagliabue e la coordinatrice Annalisa Negri; Questa Generazione con il presidente Stefano Panzetta. «Si tratta di realtà del territorio in tutti e tre i casi che oltre ad avere competenze conoscono anche la realtà locale. Non parliamo quindi di sperimentazioni pericolose, anzi» ha specificato Rapinese. «A volte il terzo settore è presentato come il bene assoluto, altre come un mostro... ora c’è molto dibattito in città sul tema educativo, ed è bello che ci sia, ma chiariamo le cose» ha aggiunto, riferendosi alle proteste delle ultime settimane sulla chiusura di alcune scuole elementari e asili. Per Roperto invece è bene smettere di considerare gli educatori delle cooperative diversi da quelli assunti dal Comune: «Sono tutti educatori validi e qualificati. Lavorando insieme offriamo servizi in più, come l’apertura anche ad agosto e il dopo scuola».

Laboratori e attività

La gestione del servizio educativo ad oggi prevede il coinvolgimento di due educatrici della cooperativa Csls all’interno del nido di Monte Olimpino, accanto a una figura assunta dal Comune, e di cinque educatrici di Baobab e Questa Generazione a Sagnino, con tre educatrici comunali. «Si tratta di una strada non molto battuta, siamo tra i primi a percorrerla» ha spiegato Mantegani di Baobab. «Sono e restano nidi pubblici - ha specificato Tagliabue di Csls - Li gestiamo per il servizio pubblico, svolgendo attività che se non facessimo noi resterebbero scoperte».

Il progetto - che ha permesso di aumentare i posti all’interno dell’asilo di Sagnino, in cui oggi si contano 43 iscritti - si compone di due anime. La quotidianità dei bambini, da una parte, che come ha ricordato la coordinatrice comunale del progetto, Simona Taroni, è identica a quella degli altri nidi comunali e condivisa a livello di formazione e di coordinamento tra educatrici. E poi le attività extra, dai laboratori di musica per i bimbi più piccoli a quelli di psicomotricità per i mezzani e grandi, con la novità, presentata da Irene Guccione, coordinatrice della cooperativa Baobab, di laboratori in inglese: «La richiesta arriva dalle famiglie. Inizieremo dalla primavera con un laboratorio di un’ora per due volte alla settimana». Laboratorio che, ha anticipato Roperto, potrebbe diventare dall’anno prossimo una sezione del nido interamente bilingue.

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