Comasco ferito gravemente dopo la caduta trova online chi l’aveva soccorso

La storia Un incidente nel cuore della notte, lo spavento e l’impossibilità di muoversi: «Grazie per l’aiuto»

Se la vede brutta in moto, ma la notte della promozione del Como un tifoso lo soccorre e gli salva la vita.

Gaspare Parisi, un giovane tecnico delle luci comasco, la sera della festa per la vittoria della promozione in serie A ha avuto un brutto incidente in moto, all’altezza della Pedemontana verso Casnate con Bernate. Era molto tardi, erano all’incirca passate le tre e mezza. Da quella strada per fortuna è passato un altro comasco, Fulvio Tettamanti, di mestiere agente immobiliare.

«Il ragazzo era per terra e non riusciva a muoversi o a telefonare – racconta Tettamanti – Era chiaro che avesse delle ossa rotte. Stavo tornando da piazza Volta e dai festeggiamenti per la promozione del Como essendo un grande tifoso e per fortuna l’ho notato. Quindi sono stato accanto al ragazzo ferito tenendogli la mano finché non sono arrivati sul posto i soccorsi e l’ambulanza». La telefonata al 118 a dire la verità è stata fatta da un’altra persona che si è fermata in tangenziale a prestare aiuto al ferito. «Sì, è così – conferma Tettamanti – solo che giorni dopo la persona che abbiamo soccorso ci ha cercato su Facebook per ringraziarci. Io ho risposto all’appello ed ho avuto modo di scambiare due battute con il giovane incidentato. Mentre invece dall’altra persona lì presente non abbiamo ancora ricevuto un riscontro». Un sentito grazie però va anche allo sconosciuto soccorritore.

«Certo, grazie infinitamente – racconta Parisi – Per fortuna grazie anche a loro adesso sto bene, sono vivo. Mi sono però rotto ben nove ossa, comprese diverse vertebre. Era molto tardi e in tangenziale per una svista ho rischiato davvero grosso. Non riuscivo nemmeno a parlare, a fare una telefonata. Ricevuto il primo aiuto è arrivata l’ambulanza e sono stato trasportato e curato all’ospedale Sant’Anna, al cui personale sanitario sono altrettanto riconoscente. Dopo gli interventi e la degenza del caso adesso sono anche tornato a casa. Quindi via Facebook ho poi rintracciato uno dei due salvatori, sperando di poter salutare anche l’altro». I due protagonisti della vicenda si sono ripromessi quando sarà possibile di trovarsi in centro a bere un caffè.

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