Como: la città turistica?
Servizi igienici chiusi
e infopoint a metà

Lusso e super eventi, ma anche tante lacune. Inaccessibili per un guasto i bagni ai giardini a lago. L’ufficio per i visitatori al Broletto resta un’incompiuta

Con l’arrivo della primavera e il calo della pandemia in città è di nuovi pieno di turisti. Como punta a rilanciarsi proprio grazie ai tanti visitatori, tra eventi per vip e nozze a villa Olmo. Ma la città è davvero pronta a offrire tutti i servizi indispensabili per essere considerata davvero turistica? Purtroppo la risposta è negativa.

Tre esempi su tutti: l’infopoint - tornato al Broletto - per ora funzionante solo grazie a dei volontari civici, le carenze sul fronte dell’offerta dei bagni pubblici e le code alla biglietteria della Navigazione.

I servizi igienici

Iniziamo da quelli ai giardini a lago, che sono ancora fuori uso. I turisti sono costretti a fare la fila al vicino chiosco in cambio di un caffè, anche alle mamme con i bambini che frequentano l’area giochi con il trenino e i tappeti elastici non restano altre soluzioni. La coda che si forma per usare i bagni del Pura Vida, domenica, era davvero lunga. I gestori del locale spiegano che non possono accogliere tutti i passanti perché hanno dei servizi piccoli, inadatti a rispondere alle centinaia di richieste in una delle zone in assoluto con più passaggio di visitatori. Bisogna pensare che dietro ai giardini, al Tempio, passano migliaia di turisti per ammirare il lago, affacciandosi sulla spiaggetta popolata da oche e cigni.

I servizi pubblici sono chiusi, le quattro porte non si aprono da circa due settimane. Erano stati ripristinati prima della pandemia con l’ormai rodato sistema del custode già messo in campo in altri parchetti. Da Palazzo Cernezzi spiegano che si è verificato un guasto, una perdita che si è rivelata essere poi più ingente del previsto. Tanto da dover chiudere i contatori e bloccare l’acqua. Anche domenica i tecnici hanno effettuato un sopralluogo, volendo cercare di trovare una soluzione a breve. Soprattutto in vista dell’imminente ponte di Pasqua, con la previsione di un gran numero di turisti proprio in riva al lago.

L’assessore al verde Paolo Annoni e il collega ai lavori pubblici Pierangelo Gervasoni stanno cercando delle alternative non fosse possibile sistemare in fretta il guasto. È possibile quindi che l’amministrazione decida di noleggiare dei bagni chimici da installare temporaneamente dietro all’area giochi.

Quello dei servizi igienici è un punto sul quale la nostra città si è fatta trovare più volte impreparata e che necessita di una risposta.

Navigazione e infopoint

Sono diversi i piccoli temi non di secondaria importanza a cui la città deve lavorare per meglio accogliere i visitatori. Visitatori che adesso non mancano, le code per acquistare un biglietto per salire sui battelli della Navigazione in piazza Cavour nel week end erano davvero lunghe. Albergatori e affitta camere raccontano di avere almeno per Pasqua le prenotazioni quasi al completo.

Sempre in tema turismo si attende per esempio la completa riapertura dell’infopoint al Broletto. Il servizio prima solo a singhiozzo è in funzione grazie a dei volontari civici, in particolare durante gli orari d’apertura della mostra in corso. Ma l’amministrazione comunale ha pubblicato una gara per trovare del personale che gestisca gli sportelli dedicati ai visitatori. L’assessore con delega al turismo e alla cultura Livia Cioffi spera di poter contare sui nuovi addetti per Pasqua, ribadendo comunque che i volontari sono già all’interno del Broletto. Il servizio dell’infopoint non sembra però essere al massimo del suo potenziale. Chiuso per anni il Broletto, il principale sportello per turisti resta quello di via Albertolli. Gli uffici comunali spiegano comunque che a giorni si conoscerà l’esito della gara per affidare la gestione degli infopoint. In città quindi a pochi metri di distanza ci sono già due sportelli pensati per i turisti, Cioffi del resto ha sempre sostenuto di voler ridare vita al Broletto nonostante le scelte fatte durante l’ultimo mandato.

Anche l’altro infopoint, quello alla stazione San Giovanni, nonostante abbia un numero d’accessi invidiabile, attende da anni di essere meglio valorizzato. La riqualificazione della stazione doveva riconoscere nuovi spazi dedicati al turismo che però non sono mai stati allestiti.

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