
(Foto di cusa)
Il 2 Giugno Tante novità volute dal prefetto, in collaborazione con Comune e Provincia - Coinvolti Como 1907 e Pallacanestro Cantù. Il motto scelto è in dialetto: “Semm italian”
Una festa della Repubblica come non si è mai vista prima. Non solo l’appuntamento tradizionale e istituzionale con le autorità e la lettura del messaggio del presidente Sergio Mattarella (che sarà ospitata da piazza Cavour la mattina del 2 giugno, con il testo letto da studenti comaschi) ma una intera giornata di festeggiamenti diffusi, per le piazze del centro («imbandierato in modo scenografico») con caccia al tesoro, un concorso video, laboratori creativi, palestre di roccia, spazio alle società sportive, in un percorso di festa che si concluderà alla sera allo stadio Sinigaglia che dopo tantissimi anni tornerà ad ospitare un concerto (anche se la scaletta di ospiti e presenze non è ancora stata resa nota).
Tutto gratuito, tutto a disposizione della cittadinanza per far diventare il 2 giugno «non la festa delle istituzioni, ma una festa partecipata e attrattiva, la festa di tutti gli italiani». La giornata è stata presentata ieri mattina in Prefettura, alla presenza del prefetto Corrado Conforto Galli – anima di questa iniziativa – con al tavolo il sindaco di Como Alessandro Rapinese (ma anche il vicesindaco Nicoletta Roperto e l’assessore Chiara Bodero Maccabeo), il presidente della Provincia Fiorenzo Bongiasca («cercheremo di coinvolgere tutti i comuni in questa festa») e, in rappresentanza del mondo scolastico, del preside del “Giovio” Nicola D’Antonio.
L’idea della giornata così concepita è quella di aumentare il senso di appartenenza ad una comunità, intesa non solo come locale ma come nazionale. Non è un caso che il motto scelto richiama quello del Como 1907, che da “Semm cumasch” è stato cambiato in “Semm italian”, sempre usando il dialetto e richiamando con due linee stilizzate verdi e rosse su sfondo bianco il Lago di Como. Tra l’altro, l’evento è in collaborazione proprio con il Como 1907 e con la Pallacanestro Cantù, che organizzeranno appuntamenti dove non mancheranno giocatori e premi.
Non può passare ovviamente inosservata – come detto – la riapertura del Sinigaglia per eventi che non siano solo la partita di calcio, ma per un concerto: «Ci stiamo già calibrando con quello che sarà il nuovo stadio – ha detto il sindaco – Usato dalla squadra della città ma anche a disposizione di tutti per gli eventi».
«Vogliamo celebrare degnamente la festa della Repubblica – ha poi detto il prefetto Corrado Conforto Galli – Una data vista come festa dello Stato e delle istituzioni ma che vogliamo rendere aperta e partecipata. Ringrazio il Comune di Como e anche la Provincia che porterà questo desiderio a tutti i comuni del territorio. Daremo spazio a tutte le anime della nostra comunità». Il logo è stato messo a punto dagli studenti del “Da Vinci-Ripamonti”.
Una giornata di musica, sport ed eventi in una città imbandierata con i tricolori e con l’appuntamento dello stadio che chiuderà le celebrazioni aperte dalla parata militare in piazza Cavour. «Vogliamo che sia chiaro che la Repubblica è di tutti, anche di chi oggi è sfiduciato – ha proseguito Rapinese – Averne cura può portare dei benefici enormi. Se riuscissimo a portare questa idea, diventerebbe difficile anche buttare una sigaretta per terra». «Siamo sì comaschi e lariani – è stata poi la conclusione dei presenti – ma il 2 giugno siamo tutti molto di più, siamo italiani».
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