La maglia del Como e il “chiodo” stile Grease: Sensej, il gatto da un milione di followers

La storia Dalla fuga dalla guerra in Ucraina con il suo padrone a star dei social con 1,5 milioni di follower. È la storia del gatto SenSej (“maestro” in giapponese) che vive con il suo “papà” Mykola a Como

Dalla fuga dalla guerra in Ucraina con il suo padrone a star dei social con 1,5 milioni di follower. È la storia del gatto SenSej (“maestro” in giapponese) che vive con il suo “papà” Mykola a Como, dove lo si vede sulla spalla del suo “umano” di riferimento oppure al guinzaglio. Già perché SenSej, “il gatto abissino più famoso del mondo”, ama condividere tutto con Mykola. Ed essendo a pelo corto sfodera maglioncini e giacche molto diverse tra loro: dalla mini maglietta del Como 1907 a quella della Nazionale italiana fino al “chiodo” in pelle stile Grease o alla felpa con cappuccio e, ad Halloween, il mantello da Dracula. Sui social lo si vede con il suo padrone, all’aperitivo, al centro commerciale, ma anche in versione turista. Ci sono la barca, il lungolago e perfino un ingresso-provocazione allo stadio Sinigaglia (dove, nonostante segua a suo modo la squadra, non può accedere). Ingresso vietato, per lui, anche a teatro, in chiesa, in molti supermercati e ristoranti.

Mykola Ofilat, 36 anni, è di origine ucraina, ma da giovane si è trasferito in Italia con la mamma e si è laureato all’Università della Calabria in Economia e gestione delle imprese. «Nel 2016 – racconta – sono tornato in Ucraina dove ho lavorato come responsabile per un’azienda di allarmi e vissuto fino al 2022. SenSej è nato il 22 luglio del 2021, segno Leone nell’anno del Drago. Il 24 febbraio 2022, quando c’è stata l’invasione russa dell’Ucraina, eravamo a Kiev. La prima notte abbiamo dormito nei bunker della metro, poi con SenSej siamo saliti in auto e ci siamo diretti a ovest. Quattro giorni per arrivare a Leopoli con ponti che saltavano e militari ovunque. Nella fuga avevo dimenticato il passaporto italiano, ma all’ambasciata mi hanno dato documenti provvisori e così ci siamo diretti in Italia. Prima da mia sorella a Jesolo e poi a Torino, dove un mio cliente ci ha ospitati». Mykola si è poi trasferito a Milano: «Ho vissuto lì per un anno e mezzo e portavo SenSej in metro e in giro, ho iniziato a postarlo sui social ed è diventato famoso. Ma era troppo caotica e così ci siamo spostati sul lago di Como, dove venivamo spesso. Per me era famoso per il libro di Manzoni». SenSej è ormai comasco d’adozione, visto che abita con Mykola e la sua fidanzata. «Como è tranquilla, la gente educata e mi dà molta energia positiva. Lavoro in un’azienda di sicurezza e faccio contenuti social, ma non guadagno molto perché non voglio trasformare la pagina in pubblicità. Mettiamo le pettorine, la lettiera portatile al tofu, lo zaino, ma sono oggetti testati con SenSej. Ho rifiutato richieste di brand importanti».

Arriva a Como Sensej, il gatto da un milione di followers. Video

Ma come sono iniziate le uscite? «I gatti abissini soffrono la solitudine e quindi lo portavo con me. È una questione di abitudine, come la scuola calcio. SenSej è come un piccolo Messi e io il suo allenatore. Mi ascoltava e si fidava di me. Pesa 7 kg e quando lo porto in spalla si guarda attorno, gli piacciono molto i posti con gli uccellini». Quando Mykola non c’è SenSej sente la sua mancanza. E qual è il segreto del successo del gatto star? «I gatti – conclude - sono il secondo tema più seguito sui social e SenSej fa cose originali. È diventato famoso in due anni e mezzo. Su Youtube è passato da mille a 100mila iscritti, su Istagram è a 400mila. Ho scritto allo “Show dei record” perché è il gatto abissino più famoso del mondo. Per il suo terzo compleanno ho organizzato una piccola festa e c’è chi gli ha portato regali». Mykola e il gatto hanno un sogno nel cassetto: un film di Hollywood con SenSej attore protagonista.

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