Cronaca / Como città
Giovedì 14 Novembre 2024
Gli insulti razzisti dall’autista, Asf: «Grave sanzione in arrivo»
Il caso Aveva detto a una passeggera: «Scimmia selvaggia, vai nella giungla» - L’azienda: «Ha ammesso. Minacciato verbalmente, ma non è giustificabile»
L’ha chiamata «scimmia selvaggia» e poi ancora «animale» e le ha detto di «tornare nella giungla». Ora l’autista di Asf - protagonista della vicenda raccontata ieri - sarà oggetto di una grave sanzione.
L’episodio si è verificato lunedì, in via Paoli, nel primo pomeriggio. La corsa era quella del C60, diretto a Bregnano, piena di studenti appena usciti da scuola. Gli stessi che dopo aver assistito al litigio tra l’autista e una giovane donna di colore hanno segnalato l’accaduto, poi raccontato al giornale da una di loro. Non solo, nella giornata di ieri un’altra testimonianza dell’accaduto è giunta all’azienda, tramite la chiamata di una madre di uno degli studenti che in quel momento si trovavano a bordo del bus.
Individuato il responsabile
La vicenda, in estrema sintesi: la donna ha chiesto di scendere alla fermata di via Napoleona, l’autista le ha ribattuto (con tono maleducato, secondo la testimone) che questo non era possibile per via della corsa extra urbana (un tema su cui l’azienda confessa essere necessario ancora fare più chiarezza, dal momento che si tratta di regole di vecchia data che devono essere riviste), di qui il litigio sfociato poi alla fermata di fronte al liceo Giovio nei gravi insulti razzisti di cui sopra.
«Abbiamo individuato l’autista, cui è stato indirizzato un provvedimento disciplinare che sfocerà in una grave sanzione - spiega l’amministratore delegato di Asf, Massimo Bertazzoli - L’azienda è molto dispiaciuta dell’accaduto, abbiamo un codice etico cui i dipendenti si devono attenere. Non tolleriamo comportamenti di questo genere». L’autista responsabile dell’aggressione verbale non ha negato l’accaduto: «Dalla dinamica riportata è emersa una reazione a catena tra le due parti, la donna infatti avrebbe aggredito verbalmente l’autista, anche con minacce. Nulla, comunque, che giustifichi il nostro conducente» specifica Bertazzoli.
Formazione
Dal quadro fornito da Asf emerge che l’autista lavora nel settore da una trentina d’anni e che questo è il primo provvedimento disciplinare a suo carico. «Sono amministratore delegato da quasi un anno e una situazione simile si è verificata solo un’altra volta», spiega Bertazzoli.
Da questa estate, inoltre, i conducenti degli autobus di Asf sono coinvolti in una campagna di sensibilizzazione ed educazione sull’inclusione a 360 gradi: «Oltre a questo i conducenti seguono un corso di aggiornamento delle patenti in cui si fa anche un percorso per la gestione del rapporto con gli utenti e delle situazioni di tensione». Situazioni che, stando a quanto rilevato da Stefania Medri, responsabile del personale per Asf, sono in calo rispetto al periodo immediatamente successivo alla pandemia.
«Sicuramente parliamo di un lavoro che richiede interazioni anche non semplici con gli utenti, stressanti. Tuttavia, i toni razzisti di questo episodio sono assolutamente deprecabili, motivo per cui la sanzione sarà grave», ha tenuto a ribadire Bertazzoli.
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