Como, la protesta delle guide turistiche: «In città troppi abusivi, servono multe»

La denuncia Secondo l’associazione di Como e provincia ci sono pochi controlli: «Abuso della professione»

Pochi controlli, tanti abusivi e il rischio caos. È la denuncia delle guide turistiche della città per voce di Roberta Caprani, presidente dell’associazione a Como e provincia.

«C’è un abuso della nostra professione da parte di chiunque – accusa Caprani - Tutti pensano di poterlo fare finché non ci sono controlli. Finché una persona qualunque si permette di fare e di illustrare la città, si omette la figura della guida. Le multe sono molto salate, il Comune potrebbe arricchirsi se sanzionasse. Basterebbe che facessero dei controlli ai patentini. Noi siamo guide locali e nazionali, di fatto un patentino proveniente da ogni città d’Italia può esercitare, ma deve essere una guida».

Molto spesso, arrivano gruppi già con guide titolate, ma provenienti da lontano e con conoscenze della città che difficilmente possono essere quelle di chi a Como lavora. Questo, però, è consentito: diverso è per chi il patentino non ce l’ha proprio. «Gira voce che gli accompagnatori arrivino da fuori, aggirino l’ostacolo e alla fine facciano da guida, pur non mettendo nero su bianco che fanno tour guidati – aggiunge la presidente dell’associazione - Davanti ai monumenti, un accompagnatore non può spiegare, dovrebbe essere affiancato da una guida e lo stesso via lago, ma quasi mai le barche partono con una guida a bordo. Voglio sperare che, con il nuovo esame che ci sarà a breve, escano tante guide con maggiore forza che reclama lavoro. Automaticamente scatteranno nuovi controlli e tutti quelli che hanno abusato della professione smetteranno. Un tour può essere vendibile se si ha una guida: è questione di etica e professionalità».

E conclude: «Quest’anno il lavoro è molto strano rispetto al passato. Luglio è stato pieno, poi un calo ad agosto. Siamo pochi e non è facile coprire il lavoro, settembre e ottobre saranno no stop. La città è un gioiello, bisogna saperla tenere adeguatamente».

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