Ladri alla sede del Carducci: rubati i pluviali in rame

Como La scoperta durante un sopralluogo. Il sindaco: «Le gronde torneranno, mi auguro che i malviventi vengano individuati»

Un maxi furto di rame dal palazzo del Carducci di viale Cavallotti è stato scoperto ieri mattina nel corso di un sopralluogo dei tecnici comunali.

Da quanto si apprende sono stati asportati i terminali dei pluviali di rame (solo quelli) dall’intero perimetro dell’edificio fino a un’altezza di circa 2,5 metri da terra. Questo significa che chi ha agito lo ha fatto dall’esterno, senza arrampicarsi o utilizzando scale alte.

Del resto la zona è trafficata e, quindi, il furto deve essersi svolto in poco tempo e, con tutta probabilità, con un mezzo in attesa poco distante dove caricare i materiali che saranno poi evidentemente rivenduti. Adesso si vedono molto bene le parti di pluviali mancanti “ad altezza uomo” che impediscono lo scarico regolare dell’acqua piovana.

Di certo c’è che per il Comune di Como, proprietario dell’immobile, si tratta di un danno di alcune migliaia di euro, di molto superiore a quanto potranno eventualmente incassare gli autori del gesto dalla rivendita del materiale. L’importo esatto non è ancora stato quantificato e lo si conoscerà con precisione quando verrà richiesto un preventivo per la sostituzione dei pluviali, operazione indispensabile per evitare che l’acqua che fuoriesce ora dalle parti lasciate aperte dai ladri finisca per danneggiare l’intonaco del palazzo. Nelle prossime ore verrà anche sporta denuncia contro ignoti.

Il sindaco Alessandro Rapinese scuote la testa: «Questa mattina (ieri, ndr) un’altra amara sorpresa. Ogni volta che entro a Palazzo Cernezzi se non sono cretini che imbrattano un cimitero sono dei deficienti che rubano delle gronde di rame creando un danno economico ingente alle casse dell’amministrazione per ricavare quattro spiccioli. È un vero peccato che la mia amministrazione debba perdere tempo e soldi nel sistemare ciò che era perfetto non potendoli diversamente impiegare nel sanare ulteriori problematiche che abbiamo sul tavolo. Nessun problema, le gronde torneranno, ma mi auguro che le indagini e le telecamere presenti in zona ci aiutino ad assicurare i malviventi alla giustizia».

Il primo passo sarà proprio quello di verificare l’eventuale presenza di telecamere nella zona (anche nelle strade limitrofe) per capire se negli ultimi giorni ci sia stato qualche movimento sospetto. Non c’è però certezza sul giorno esatto in cui i ladri sono entrati in azione.

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