I sacchetti per l’umido «piccoli, scomodi e fragili». Ma l’azienda: non è così

Como Diverse le lamentele da chi ha ritirato il kit rifiuti: niente laccetti e materiale che si buca facilmente. Aprica risponde «la stessa tipologia viene utilizzata da diversi anni in molte città»

Sono già 18mila i kit per la raccolta differenziata distribuiti da Aprica in via Somigliana, ma ci sono anche tante critiche per la nuova tipologia di sacchetti per l’umido. Fino all’anno scorso (e anche ai primi comaschi che quest’anno hanno ritirato la dotazione) venivano consegnati quelli in carta che, in passato, avevano sollevato polemiche poiché si bagnavano facilmente con la presenza del materiale organico all’interno. La notizia della modifica ha quindi inizialmente reso felici molti utenti che, però, si sono dovuti ricredere non appena hanno testato la nuova tipologia.

Le contestazioni che vengono mosse ai nuovi sacchetti vanno dalla grandezza (sono infatti più piccoli) alla fragilità (diversi comaschi segnalano di essere stati costretti ad utilizzarne due alla volta per evitare che si rompessero facendo fuoriuscire i rifiuti umidi) e ancora alla maggiore difficoltà nella chiusura (non ci sono laccetti per chiuderli e nemmeno le maniglie come quelle delle borse dei supermercati, ma si deve per forza fare un nodo che spesso e volentieri “non tiene”).

Dalla società spiegano che «i sacchetti distribuiti sono realizzati in amido di mais, hanno una capacità di 10 litri e la loro dimensione permette di adattarsi perfettamente ai contenitori sotto lavello da 7 litri distribuiti a tutti i cittadini, dimostrando in questo modo la loro idoneità per l’uso domestico. Inoltre, sono certificati biodegradabili secondo la normativa europea “Uni en 13432-2002”: tale certificazione garantisce che i sacchetti, oltre a essere compostabili, siano rispettosi degli standard ambientali, contribuendo alla riduzione dell’impatto sull’ambiente».

Aprica risponde anche alle lamentele spiegando perché si sia arrivati alla scelta di quel modello. «Alcuni cittadini - spiegano dalla società - hanno espresso preoccupazioni riguardo alla mancanza di asole o laccetti per la chiusura, caratteristiche non richieste all’interno del bando di gara, che potremo comunque valutare congiuntamente al Comune di includere per le prossime forniture». Inoltre sottolineano che «la medesima tipologia viene utilizzata da Aprica da diversi anni in molte città, compresi i capoluoghi di provincia, oltre che dalle aziende operanti in altre realtà italiane» e che «l’esperienza in queste aree ha dimostrato la loro adeguatezza per l’uso previsto senza riscontrare criticità significative riguardo alla resistenza. Tuttavia, per coloro i quali lo ritenessero opportuno, rimane la possibilità di utilizzare anche altre tipologie di sacchetti biodegradabili e compostabili, come ad esempio quelli della spesa forniti nei punti vendita della grande distribuzione».

Per ritirare il kit che contiene anche i sacchi gialli per la plastica e quelli grigi per la raccolta indifferenziata c’è tempo fino a sabato 29 giugno. Bisogna recarsi in via Somigliana 13 con la ricevuta della Tari o con la tessera Ecopass (possibile il ritiro anche per altri con delega) da lunedì a sabato dalle 8 alle 16 con orario continuato.

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