Cronaca / Como città
Giovedì 02 Gennaio 2025
L’anno si chiude con il botto: 10 neonati. E nel 2025 il piccolo Adam batte tutti
Nuovi nati Alle 2.12 di ieri il primo nato al Sant’Anna dopo il record di nascite registrato il 31 - Nel 2024 a San Fermo sono nati 1796 bambini, 90 in più del 2023 (+5%) ma meno del 2022
Fiocco azzurro all’ospedale Sant’Anna, il primo nato è Adam, venuto al mondo alle 2.12 di ieri, 3260 grammi, subito tra le braccia di sua mamma, Tatiana, 26 anni, mamma per la prima volta. Tatiana è di origine Moldava, lei è ultima di 5 figli e vive con Gheorghe, il papà di Adam, a Solbiate con Cagno.
Le prime ore del 2025 hanno portato Adam e dopo 30 minuti esatti, alle 2.42, Matteo, 3600 grammi, il secondogenito di mamma Kaily e papà Gilberto Junior che vivono a Cantù con la sorellina Isabella di 3 anni. Papà Gilberto sogna di avere 5 figli.
Il 2025 inizia subito con 2 maschietti, ma il 2024 ha lasciato un buon ricordo nei cuori degli operatori di ostetricia del Sant’Anna, il 31 dicembre sono venuti al mondo ben 10 bambini, (la media giornaliera del Sant’Anna è di 7-8 nuovi nati) di cui 2 gemellini. Alle 22.43 del 31 dicembre è nato Leonardo, il totale dei bambini venuti alla luce in via Ravona a San Fermo è di 1796 (877 femmine e 919 maschi), 90 bimbi in più rispetto al 2023 (+5%). Come tradizione, il sindaco di San Fermo Pierluigi Mascetti ieri ha portato ai nuovi nati un dono floreale e gli auguri della collettività. Il bilancio delle nascite al Sant’Anna di via Ravona vede il 2024 migliore del 2023, ma non del 2022, quando i bimbi nati all’ospedale Sant’Anna furono 1835. Oggi la media di bambini per ciascuna mamma è di 1.1, l’età media delle primipare è di 32 anni. «In un momento di costante riduzione della natalità - sottolinea Paolo Beretta, primario dell’ostetricia e ginecologia, nonché direttore del dipartimento materno infantile di Asst Lariana - questo incremento ci ripaga dell’impegno continuo e quotidiano e conferma l’importanza dell’offerta multidisciplinare assicurata all’ospedale Sant’Anna in un contesto che garantisce la massima sicurezza di mamma e bambino, grazie alla presenza di alte specialità e della Terapia Intensiva Neonatale (Tin)».
«Il 2024 si è chiuso confermando una bassa incidenza di taglio cesareo (20%) - osserva Donatella Fossa, responsabile della medicina materno-fetale di Asst Lariana - la parto-analgesia viene eseguita nel 45% dei travagli, le gravidanze grazie alla Pma (procreazione medicalmente assistita) sono l’8%, di cui più di un terzo seguite nel Centro di Cantù, i parti prematuri sono il 6%, c’è un aumento delle gravidanze gemellari (2%) e di casi di medicina materno-fetale gestiti dal nostro presidio, Hub di riferimento per la medicina materno-fetale».
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