Como: mai tante vittime: 29
Covid: superati i mille lutti
da inizio pandemia

Un dato tristissimo riassume l’impatto del virus. Calano i nuovi casi (376) e i ricoveri (-246 in Lombardia).La percentuale di tamponi positivi ieri è scesa al 12,2%

Superata quota mille decessi a Como e provincia per Covid dall’inizio della pandemia. Ieri il drammatico record negativo, 29 lutti nel comasco in un solo giorno.

Migliorano, invece, i dati sui contagi. Su 42mila tamponi effettuati ieri in Lombardia i nuovi casi positivi individuati sono stati 5.173: la positività in termini percentuali continua a scendere, a livello regionale siamo al 12,2%. Diminuiscono con nettezza anche i letti occupati negli ospedali lombardi per la cura del Covid e ci sono le prime tendenze anche nel nostro territorio.

Il dramma dei morti

Il dramma, l’ultimo terribile esito che il Covid produce in ordine di tempo, sono le morti. Che continuano a crescere. Ieri in Lombardia sono spirate 155 persone contagiate di cui 29 a Como e quattro di questi risiedevano in città. Si tratta più precisamente 18 persone over 75, sette tra i 65 e i 74 anni e quattro tra i 50 e i 64 anni. Questo infausto conto non ha mai raggiunto livelli così tragici. Surclassa il dato di Monza con otto lutti registrati ieri, quello di Varese con 21 decessi ed anche quello di Milano, rapportato al numero degli abitanti, con 52 persone decedute. Sono 1.013 i cittadini caduti da marzo per colpa del Covid nel Comasco, 354 da ottobre. Se si guarda al tasso di mortalità nel solo mese di novembre Como e Varese sono le province più colpite in assoluto, davanti a Monza e Milano, in coda Bergamo e Brescia. Ma, analizzando tutto il tremendo anno minato dalla pandemia, i territori più colpiti restano la bergamasca e il bresciano, insieme a Lodi e Cremona. La nostra provincia ha invece in confronto un tasso di mortalità basso e così pure il Varesotto. Questa disparità ancora molto marcata si sta però riducendo nel corso delle ultime settimane.

Dall’inizio della pandemia sono 3.238 i bergamaschi che non hanno superato il Covid, 6.099 i milanesi, 1.375 i monzesi, 2.839 i bresciani, 1.168 i varesini, 1.554 i pavesi, 744 i lodigiani, 1.173 i cremonesi, 803 i mantovani, 572 i lecchesi e 303 i sondriesi. Sono 20.881 lombardi, la regione più duramente segnata dal virus.

Un segnale positivo chiaro si legge, però, nei dati diffusi dalla Regione Lombardia ieri. A fronte di 602 nuove persone ricoverate per Covid in ospedale ne sono state dimesse 838, quindi i posti letto che vanno a liberarsi sono 236. Non capitava in maniera così marcata dall’inizio della seconda ondata. Questo trend si vede anche a Como. Gli ospedali dell’Asst Lariana stanno curando 449 pazienti positivi, in leggera flessione rispetto al giorno precedente con una ventina di letti recuperati. Certo, l’ex azienda ospedaliera solo martedì faceva notare che non sempre il dato corrisponde a dimissioni e guarigioni, spesso i ricoveri complessivi calano anche per lutti e trasferimenti in ospedali fuori provincia. C’è però una minore pressione sul Pronto soccorso.

In ospedale meno pressione

I pazienti ricoverati all’ospedale Sant’Anna sono 344, di cui 27 in terapia intensiva, a Cantù ci sono 48 pazienti Covid di cui 6 in terapia intensiva, a Mariano Comense nella degenza per i sub acuti altri 26 pazienti e in via Napoleona, nella degenza di comunità, 15 positivi. Da sommare in attesa di ricovero a San Fermo 5 positivi ed altri 11 nel reparto di emergenza di Cantù. Al Valduce sono 64 i malati in cura, più altri 5 pazienti che aspettano un letto in Pronto soccorso. «Stiamo notando una diminuzione della pressione al Pronto soccorso negli ultimi giorni – spiega dalla direzione sanitaria Nunzio Castiglione – c’è un flusso minore di positivi nel reparto d’emergenza. Mentre due settimane fa la prevalenza Covid era maggioritaria, adesso i pazienti non Covid sono risaliti. Sono, sia chiaro, persone che comunque necessitano di un letto per il ricovero, ma non sono contagiate, hanno altre urgenze».
S. Bac.

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