Napoleona, morto contro il guard rail
Mistero sulle cause: malore o distrazione

Il fatto Si indaga sulla tragedia costata la vita sabato sera al comasco Massimo Santini - Tra il 2018 e il 2023 rilevati 125 incidenti. Il progetto di autovelox fisso voluto dal sindaco

Viveva in città, Massimo Santini, la vittima dell’incidente avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato in via Napoleona, poco oltre l’intersezione con via Turati. Cinquantacinque anni, sposato, padre di famiglia, diplomato all’istituto Pascoli, Santini lavorava da sempre nel campo dei trasporti e della logistica.

Nel 2018 era stato candidato alla elezioni regionali con una delle liste che appoggiavano il candidato del centrosinistra Giorgio Gori.

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Nella tarda serata di ieri, data e orario dei funerali non erano ancora stati fissati, probabilmente in attesa del via libera della Procura, che in questi casi apre un fascicolo anche quando non risultino altri veicoli coinvolti; l’obiettivo è quello di tentare comunque di fare chiarezza sulla dinamica, di spiegare se il destino abbia presentato il suo conto magari per una “semplice” quanto tragica distrazione o se invece dietro alla rovinosa caduta dello scooter sul quale Massimo viaggiava si celino altre cause, come per esempio un malore: nell’immediatezza della tragedia, sabato sera, un testimone che lo seguiva in auto e che aveva avuto modo di assistere all’incidente, aveva riferito di una sbandata improvvisa, e apparentemente immotivata. Santini non era più riuscito a riprendere il controllo della moto finendo per “rimbalzare” contro il guard rail riportando nell’impatto ferite gravissime.

Il decesso sarebbe stato poi certificato un’ora più tardi, all’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna dopo un lungo tentativo di riamimazione sull’asfalto della Napoleona, la cui pericolosità torna al centro del dibattito, dopo che nei mesi scorsi il sindaco Alessandro Rapinese aveva già ufficializzato l’intenzione di installare un sistema di rilevazione automatico della velocità, per ridurre il numero degli infortuni («vogliamo garantire la sicurezza di tutti», aveva più volte, pubblicamente dichiarato).

Secondo gli ultimi dati disponibili, tra il 2018 e il 2022 lo “stradone” che collega Camerlata alla convalle fu l’arteria cittadina sulla quale si registrarono i più frequenti superamenti del limite di velocità di oltre 40 chilometri orari. Al di là delle sanzioni, tra il 2018 e il 2023 in via Napoleona le forze dell’ordine rilevarono 125 incidenti, con una media di una ventina all’anno (se si esclude il 2020, l’anno della pandemia e del lockdown, in cui furono “solo” 20).

In passato, tra gli altri temi, era stato posto anche quello della pericolosità dei guard rail, che in determinate circostanze possono provocare anche gravi mutilazioni, ai motociclisti ma anche, in qualche caso a chi viaggia a bordo di una automobile.

Volto piuttosto conosciuto in città. Massimo Santini, dicono gli amici, «era un uomo di buon cuore».

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