
Cronaca / Como città
Martedì 01 Aprile 2025
Allarme demografico: crollano le nascite, meno 37% in 15 anni
Società In calo il numero delle donne in età fertile - Benino il dato provinciale grazie al saldo migratorio - L’anno scorso solo 3.719 lieti eventi: mai così pochi
In quindici anni perso il 37% nascite, prosegue il calo dei nuovi nati, tiene la popolazione complessiva della provincia, mentre la città registra un ulteriore piccola contrazione.
Nel 2024, chiuso il bilancio annuale dell’Istat, in provincia di Como sono nati 3.719 bambini. Si tratta di un ulteriore record negativo, nel nuovo millennio non sono mai nati così pochi bambini. Rispetto a 15 anni fa il crollo corrisponde a quasi quattro punti su dieci, la discesa è iniziata nel nostro territorio dal 2008 e non si è più arrestata. Mentre rispetto all’anno scorso lo scarto è minimo, 29 nascite in meno.

Secondo i neonatologi, raggiunto il minimo storico, la curva si è ormai appiattita, ma tornerà nei prossimi anni a scendere con più decisione perché la platea delle giovani donne in età fertile è destinata visto il calo delle nascite a ridursi ancora. Diminuisce infatti ancora il tasso di fecondità, a Como è pari a 1,18 figli per donna, l’anno scorso era 1,19, mentre quindici anni fa era 1,52. Anche i grandi reparti nascite come quello del Sant’Anna iniziano a registrare una flessione, quando prima calamitavano il maggior numero di parti, al Valduce siamo ormai scesi vicino alla soglia simbolica dei mille parti l’anno.
Ciò nonostante ad oggi il saldo migratorio dalle altre province e dall’estero permette all’intera provincia di aumentare seppur di poco il numero dei residenti, passato in dodici mesi da 597.494 abitanti a 598.333. Gli stranieri neo arrivati sono stati 3.743, i neonati d’origine straniera censiti a Como nel 2024 sono stati 427, il 12,2% del totale.
Sono diventati 50.601 gli stranieri qui residenti, l’anno precedente erano 48.528 e prima ancora 47.149. Il territorio comunque perde giovani risorse, in particolare verso nazioni europee che offrono redditi maggiori. Infine il bilancio dei decessi vede un ritorno ai livelli pre pandemia, dopo una onda salita e scesa tra il 2020 e il 2022. La speranza di vita dopo la flessione dettata dal Covid infatti torna a crescere di tre mesi anche rispetto al 2023, l’aspettativa ora è pari a 84,3 anni nel Comasco, nel 2020 avevamo perso circa tre anni e mezzo.
Meno nati e più anziani, il risultato è che la popolazione della provincia, osserva l’Istat, invecchia in maniera che pare inesorabile. Sono 225 gli ultracentenari, 200 le donne. Gli over 65 salgono a quota 146.185, il 24,4% dei residenti, mentre i minorenni sono 89.180, il 14,9%. La piramide demografica ha assunto una forma a botte.
Venendo alla città capoluogo le nascite sono arrivate nel 2024 a quota 540, cinque unità in più rispetto al 2023.
Un piccolo balzo, ma siamo comunque lontani dal periodo precedente al 2019 quando i nuovi nati oscillavano tra i 620 e i 610 per anno. Anche il saldo migratorio in città è positivo, i nuovi nati stranieri sono stati 96, il 17,7% del totale. I residenti stranieri passano dai 11.715 del 2023, ai 11.986 del 2024 agli attuali 12.487. E però a Como il numero complessivo degli abitanti cala ancora leggermente, passando da 83.586 residenti a 83.228, succede così ormai dal 2018, da allora la città ha perso il 3,2% della popolazione.
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