Nuovo tecnico per il Comune di Como (da Cantù): si occuperà delle scuole. E altri in arrivo

Palazzo Cernezzi Torna a Como il geometra Romagnoli. Via a procedure di mobilità per rinforzare l’organico

Non che si possa cantare vittoria, ma un primo segnale di inversione di tendenza c’è.

Parliamo dell’annoso problema della carenza di tecnici in Comune, problema che si è aggravato nel corso degli ultimi anni e ha rallentato - perlomeno a sentire assessori e sindaci - la progettazione quando non l’esecuzione di svariate opere pubbliche. Ebbene, è notizia di queste ore l’arrivo all’Ufficio tecnico di Palazzo Cernezzi - o meglio il ritorno, visto che era già in organico nel recente passato - di un professionista che andrà a occuparsi specificamente di edilizia scolastica. Si tratta del geometra Matteo Romagnoli, che proprio questa mattina ha effettuato un primo sopralluogo all’asilo di via Varesina, struttura alle prese da tempo con un grave problema di infiltrazioni.

Un geometra non fa primavera, viene da dire, ma è perlomeno un inizio e tra i tecnici di Palazzo Cernezzi viene considerata una prima boccata d’ossigeno, anche perché si tratta di una persona che ben conosce il funzionamento delle pubbliche amministrazioni e anche del Comune di Como nello specifico. Romagnoli qualche anno fa aveva scelto di lasciare il capoluogo ed era entrato nell’organico del Comune di Cantù, ora ecco il reintegro a Como. Il geometra in questione avrà l’incarico di seguire nello specifico alcuni istituti comprensivi, nell’ambito di una riorganizzazione che prevede di assegnare un tecnico comunale di riferimento a ogni scuola.

La seconda buona notizia è un certo interesse che sembra essersi acceso, più in generale, per le posizioni attualmente scoperte sempre all’Ufficio tecnico comunale. Sono state aperte diverse procedure di mobilità e i colloqui stanno per partire, stando alle prime informazioni non sarebbero poche le candidature pervenute.

Uno scenario almeno in parte diverso rispetto al fuggi fuggi generale che ha caratterizzato gli ultimi anni (sono davvero tanti i funzionari che hanno preferito lasciare il Comune di Como, per spostarsi in altre Amministrazioni pubbliche o nel privato).

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