Palestra ancora inagibile, il basket costretto a emigrare

Rebbio Lavori in ritardo in via Giussani, l’Alebbio giocherà fuori casa - Ferma la squadra disabili del Basket Como: «Non abbiamo un campo»

Domani l’Alebbio avrebbe dovuto disputare nella palestra di via Giussani la prima partita di pallacanestro contro il Chiavenna e invece, siccome l’impianto è ancora inagibile per lavori, ha invertito il campo e si recherà domenica in Valtellina. E così sarà per le successive gare di campionato, probabilmente fino a metà novembre. Per non dire degli allenamenti: da inizio settembre tutte le squadre della società di Rebbio hanno ripiegato su altre piccole palestre, anche fuori Como, con tutte le complicazioni del caso.

«Hanno iniziato i lavori a giugno, dopo la fine della scuola, e contavano di concluderli a metà settembre – dice Mauro Borghi, dirigente dell’Alebbio - C’è però stato qualche ritardo in corso d’opera, che su un cantiere così grosso ci può anche stare. Fatto sta che entreremo non prima di metà novembre».

Già nel 2014 il Comune mise a bilancio 200mila euro per gli adeguamenti in tema di prevenzione incendi e sicurezza. In particolare la compartimentazione tra la palestra e la scuola con un muro a prova di fuoco. Un lotto è stato svolto prima del Covid, ma la parte più significativa è quella in corso. Una volta ottenuta la certificazione dei pompieri, la palestra sarà aperta anche agli spettatori (cosa che la Federazione Pallacanestro vieta da diversi anni; per la pallavolo invece stranamente si può).

«Seguo i lavori, e non ho nulla da eccepire – precisa Borghi -. Hanno fatto una divisione antincendio tra la palestra e la scuola togliendo le finestre, hanno rifatto gli impianti elettrici e idraulici, creato uno spogliatoio per gli arbitri, un’uscita di sicurezza, rifatto i bagni negli spogliatoi delle squadre, e altro ancora».

Importante anche l’intervento sul campo da basket. “Per arrivare alla misura di 26x15 richiesta dalla Federazione, è stato ridotto il gradone dove sta il pubblico. Le linee di gioco e i canestri vengono spostati di un metro a sinistra».

Nel frattempo siete in emergenza.«Stanno lavorando anche alla Fogazzaro e quindi siamo senza palestra. E devo fare i complimenti ai genitori per la loro pazienza. Un po’ ci siamo allenati all’aperto, poi ci dividiamo tra Prestino, Albate, Ripamonti, Brogeda, Fino Mornasco e Cavallasca: tutte situazioni precarie». Problemi però anche per la squadra disabili del Basket Como, che si allenava tra via Giulini e via Giussani: «Dopo la chiusura della palestra di via Giulini per due anni e la successiva concessione in esclusiva a una società di pallavolo, ci mancava la chiusura di via Giussani - nota il presidente Luciano Mastrapasqua - Non abbiamo un campo e la nostra squadra special è ferma: è una vergogna».

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