Cronaca / Como città
Giovedì 19 Gennaio 2023
Como-Pisa, la Questura chiede rinforzi per la partita considerata a rischio
Il match di sabato Vertice ieri in Questura - Biglietti nominali e in curva ospiti si va solo con la tessera del tifoso
Si è svolto ieri mattina in Questura quello che viene chiamato Gos, ovvero il Gruppo Operativo Sicurezza che ha affrontato le misure da prendere per la partita tra Como e Pisa che si svolgerà sabato alle 14. Il tavolo, cui erano presenti esponenti della polizia, del calcio Como, dell’Asl, dei Vigili del fuoco e della polizia locale cittadina, non ha fatto altro che confermare le misure che erano state chieste dal Viminale la scorsa settimana e di cui avevamo dato conto.
La partita tra gli azzurri di mister Longo e i neroazzurri toscani è considerata dal Ministero come «a rischio» («con profili di rischio» si legge per la precisione sul documento inviato in città) al pari di Juventus-Atalanta in calendario il giorno successivo. Quindi, come anticipato, i biglietti per il settore ospiti – l’unico cui potranno accedere i toscani – sono in vendita (da ieri) ma solo a residenti in provincia di Pisa e solo a tifosi possessori della tessera del tifoso.
Gli ultras pisani – come quelli del Como del resto – avevano duramente criticato questo documento, catalogandolo come una sorta di schedatura. Ora dunque bisognerà vedere quale sarà la reazione dei pubblico ospite e solo in seguito alla prevendita verranno decise ulteriori misure e chiesti rinforzi per il cordone di sicurezza in occasione della sfida del Sinigaglia. Tra le misure volute dal Viminale c’è anche l’incedibilità del biglietto, l’impiego – da parte del Como – di un elevato numero di steward e il rafforzamento delle attività di filtraggio e prefiltraggio del pubblico. Il punto della situazione verrà comunque fatto in un tavolo tecnico che si riunirà il giorni prima del match del campionato di serie B.
Alzata la soglia di allerta
Molto tuttavia dipenderà – come detto – da quanti biglietti verranno effettivamente venduti a Pisa. Sulla decisione di considerare la gara del Sinigaglia «a rischio» potrebbero aver pesato i fatti di un anno fa, quando alcuni pulmini di tifosi toscani, mentre lasciavano l’area a loro riservata dello stadio, si erano fermati cercando lo scontro con i tifosi comaschi che si trovavano in viale Rosselli. Un precedente che, vista la soglia di allerta alzata in seguito ai fatti con protagonisti gli ultras di Roma e Napoli in un’area di servizio di Arezzo, potrebbe aver portato alla decisione del Viminale ieri ratificata. Al vaglio c’è anche – ma questa decisione non spetterà alla nostra Questura – la sfida del prossimo turno tra Brescia e Como.
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