Cronaca / Como città
Giovedì 05 Dicembre 2024
Primi taser ai vigili urbani. E sulle strade venti telecamere in più
Sicurezza La polizia locale avrà un’arma in più - Il comandante: sperimentazione sul campo da marzo - Per la videosorveglianza c’è un nuovo finanziamento
I primi due taser per la Polizia locale sono in arrivo. È stato infatti effettuato l’ordine per complessivi 13.420 euro per i due apparecchi “Taser 10” da una società romana, la Axon Enterprise Italia che dovrà provvedere ora alla fornitura del materiale. Si tratta di una sperimentazione di sei mesi al termine della quale verrà deciso se e come implementare la dotazione delle pistole ad impulsi elettrici.
Al contempo il Comune ha ottenuto il finanziamento che servirà a implementare la videosorveglianza, attraverso l’installazione di nuovi impianti di ripresa, venti in tutto, che andranno ad aggiungersi ai 115 già presenti sul territorio del capoluogo in alcune aree giudicate più sensibili per il forte afflusso di pubblico (dagli scali ferroviari allo stadio Sinigaglia).
«Abbiamo effettuato l’ordine dei due taser di ultima generazione e ora aspettiamo che ci vengano consegnati, tenendo conto che vanno seguite procedure apposite trattandosi di armi – spiega il comandante della Polizia locale Vincenzo Aiello -. Nel mese di febbraio contiamo di poter effettuare la formazione degli operatori e anche dei futuri formatori e questo vuol dire che per il mese di marzo potremo iniziare la sperimentazione sul campo dotando due agenti degli apparecchi. Se si riusciranno a comprimere i tempi si partirà non appena sarà ultimata la formazione».
Al termine della sperimentazione, se la valutazione sarà positiva, verranno acquistati probabilmente strumenti aggiuntivi. «L’obiettivo – aggiunge il comandante – è quello di avere almeno una pattuglia per turno con il taser e quindi altri quattro apparecchi oltre ai due che abbiamo ordinato». L’utilizzo delle speciali pistole è ovviamente normato in modo molto dettagliato anche con l’apposito regolamento approvato dal consiglio comunale. Nel documento viene spiegato che «la pistola a impulsi elettrici è un’arma propria in base all’attuale normativa sulle armi, capace di proiettare due dardi che rimangono collegati all’arma per mezzo di fili conduttori di corrente elettrica, erogata per un tempo non superiore a cinque secondi, al fine di inibire tutte le funzioni motorie volontarie del soggetto raggiunto dai dardi» e viene definito anche quando e come deve essere utilizzata (ad esempio non può essere usata con alcune categorie di persone e in specifici luoghi). Nel testo ci sono inoltre le precauzioni e le procedure operative da adottare e viene specificato che l’uso del taser deve essere «l’estremo mezzo per rendere innocui soggetti estremamente agitati e aggressivi, armati con armi da sparo, armi da taglio e similari o corpi contundenti atti a costituire grave pericolo per l’incolumità pubblica e degli agenti operanti».
Prima dell’utilizzo l’agente deve mostrare l’arma senza impugnarla e cercare di far desistere il soggetto e, se non dovesse riuscirci, può estrarla, togliere la sicura e puntarla «nei confronti del soggetto utilizzando i puntatori laser a scopo deterrente» e «qualora tutti i precedenti tentativi di dissuasione non abbiano sortito effetti e il soggetto persista nel comportamento aggressivo, l’operatore schiaccia il grilletto e fa partire il primo colpo». La persona colpita dovrà poi essere ammanettata e in qualsiasi caso va contattato il 118 alla cui presenza «l’operatore procederà alla rimozione dei dardi ed alla conservazione dell’intero sistema di munizionamento».
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