Ponte Chiasso, quante buche. Colpa della pioggia e dei Tir

Quartieri Disagi a nord del capoluogo, nelle abitazioni i residenti si lamentano per i rumori, il rimbombo delle ruote si sente giorno

Buche e crateri vicino alla dogana mai rappezzate, dopo l’inverno in città restano tante crepe nell’asfalto.

Le ultime segnalazioni inviate dai residenti di Ponte Chiasso al Comune, ad Autostrade e alla polizia locale risalgono ormai a gennaio. Da allora però la situazione con gli asfalti non migliora, anzi, continua a peggiorare. Chi abita nelle case vicino al confine si lamenta perché i tir che passano dai controlli doganali sono costretti a fare lo slaloom, senza riuscirci, tra grossi crateri, buche anche ragguardevoli che coprono ormai buona parte della carreggiata. Nelle abitazioni i residenti si lamentano per i rumori, il rimbombo delle ruote si sente giorno e notte e le vibrazioni dei mezzi pesanti sono tali da far tremare anche i mobiletti. All’uscita della dogana di Ponte Chiasso il disagio peggiore, ma anche diverse vie limitrofe secondo gli abitanti avrebbero bisogno di pezze e asfaltature. Ci sono poi esempi più significativi di altri, come in via Brogeda dove la presenza di un buco largo diversi centimetri è segnalata da mesi da un birillo senza che però operai o ditte incaricate arrivino per risolvere il problema. Pochi giorni fa dei lettori hanno anche puntato il dito contro una buca transennata lungo via Bellinzona e un’altra altrettanto grandi in piazzale Anna Frank, c’è stata anche qualche ripercussione sul traffico visto lo spazio ridotto per il transito delle automobili. A fronte delle lamentele dei cittadini del quartiere di confine sul posto sono arrivati anche gli agenti della polizia locale, ad effettuare rilievi e a raccogliere le principali problematiche. Eppure le spaccature nelle strade restano. «Non ci resta che riempire noi le buche – commenta un cittadino del quartiere, Flavio Riva – senza risposte con il vicinato ci attrezzeremo con pale e catrame».

Sono sempre i cittadini di Ponte Chiasso a segnalare anche una grande quantità di rifiuti lato marciapiedi buttate da camionisti e guidatori affatto civili dai finestrini, sporcizia che resta a lungo per terra senza essere rimosso.

Ma tolta la parte di città a ridosso del confine finito l’inverno sono tante le spaccature e le buche che sono rimaste nell’asfalto dell’intera città. È noto come dopo i periodi più freddi il manto abbia bisogno di manutenzioni per diversi chilometri. Via Borgovico nuova per esempio è per lunghi tratti attraversata da crateri. L’asfaltatura non è destinata a partire a breve, mancano almeno due mesi, il fondo resta sconnesso. Anche in centro nei giorni scorsi i cittadini hanno inoltrato diverse segnalazioni, per esempio nella zona attorno alla scuola di via Sinigaglia.

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