Spacciavano droga nel B&B: due arresti in viale Varese

Il fatto Fermati dalla polizia, sono stranieri ed erano arrivati da Sanremo. L’intervento su segnalazione dei condomini insospettiti dal viavai di clienti

La segnalazione arrivata alla polizia parlava di uno strano via vai dalla camera di un B&B di viale Varese. Gli agenti avevano fatto prima un sopralluogo, verificando come in effetti entrassero e uscissero più persone, almeno otto o nove, in un lasso di tempo breve e rimanendo nell’appartamento per pochi secondi. Poi le volanti avevano voluto vederci chiaro, intervenendo e controllando il locale.

L’epilogo è stato il rinvenimento di circa 47 grammi di hascisc contenuti in un vasetto di vetro, e l’arresto di due rumeni in arrivo da Sanremo che da un paio di giorni – da quanto è stato possibile ricostruire – avevano prenotato quell’appartamento in viale Varese.

Nei guai, processati ieri mattina per direttissima, sono finiti Marin Baragan, 49 anni, e Costel Savin, 27 anni. Entrambi sono stati difesi dall’avvocato Luca Viganò ed alla fine hanno raggiunto un accordo con il pubblico ministero Simona De Salvo per patteggiare la pena. Baragan sconterà 8 mesi senza la sospensione, mentre per Savin il patteggiamento è stato di sei mesi con la sospensione condizionale. Lo stupefacente è stato posto sotto sequestro. L’intervento delle volanti è avvenuto nel pomeriggio di mercoledì. A dare il via all’azione della polizia era stata come detto una segnalazione giunta agli agenti che indicava, in un condominio di viale Varese, uno strano muoversi di persone che solo pochi giorni prima non c’era. Nello stabile si trovava anche un Bed & Breakfast con la presenza di due rumeni che da poco erano arrivati a stare in città, all’apparenza per turismo in arrivo dalla Liguria.

I poliziotti hanno prima approfondito la questione, poi hanno individuato la stanza occupata dai due rumeni in cui non mancava nemmeno un forte odore (tipico dell’hascisc) provenire dall’interno. L’ispezione ha infine permesso di rinvenire in un barattolo di vetro su uno scaffale della cucina due involucri in carta contenenti 2,88 e 44,70 grammi di hascisc, oltre a diversi tagli di banconote pari alla somma di 220 euro. L’accusa è stata quella di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il questore Marco Calì, in relazione all’emanazione della recente circolare del dipartimento della Pubblica sicurezza che richiede il riconoscimento dei soggetti che accedono alle strutture alberghiere, ha poi sottolineato quanto «sia importante la collaborazione tra le forze dell’ordine e le attività commerciali per evitare che persone pericolose o addirittura ricercate possano alloggiare in modo non controllato».

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