Villa Giovio, al via altri lavori sul tetto. Parco aperto per eventi? Si può fare

L’immobile storico Terminata la ristrutturazione dei soffitti, ora anche rilievi con i droni - Intanto proseguono i contatti tra Invimit e Comune. La proprietà attende una risposta

Il lucchetto è tornato a chiudersi sui battenti del cancello di Villa Giovio. Terminati i lavori che avevano portato, nelle scorse settimane, all’apertura dell’immobile per accogliere gli operai, il parco e la villa sono tornati a essere avvolti dal silenzio. Chiuse le finestre dei piani più alti e sprangato il cancello, ma il rinnovamento della villa progettata nel 1790 da Simone Cantoni, lo stesso architettò che ideò Villa Olmo, non finisce qui.

Da Invimit (società del ministero dell’Economia e delle Finanze che si occupa di valorizzare e dismettere il patrimonio immobiliare pubblico, attraverso fondi di investimento), infatti, fanno sapere che è quasi terminata la fase di «intervento di somma urgenza per la messa in sicurezza dell’immobile».

Copertura provvisoria

I lavori, che hanno visto la realizzazione di un sistema di puntelli e di punteggi per la protezione e il contenimento di soffitti pericolanti, oltre che la costruzione di una ponteggiatura continua su tutta la superficie, ammontano a un valore complessivo di 167.960 euro, sarebbero dovuti durare una novantina di giorni, dal 12 dicembre scorso e fino a metà marzo. Tra i prossimi passi però, spiega Invimit, è previsto un rilievo con droni nelle sale interne così come all’esterno della villa, circondata da un ampio parco che si estende per 59mila metri quadrati. Dopo questo rilievo, verranno installati dei teli per una copertura provvisoria. Ma in parallelo verrà anche avviata una nuova progettazione per il rifacimento della copertura completa della villa.

I prossimi passi

Ma tanto movimento è giustificato solo dalla necessità di ripristinare le condizioni dell’edificio, per evitare crolli o danni di altra natura? Non è detto. Già durante l’autunno del 2024 infatti erano iniziate le interlocuzioni tra Comune e Invimit, nella persona del presidente Mario Valducci, per capire a quale uso destinare il futuro della villa. La superficie totale dell’immobile su tre piani è di 5.447 metri quadri. Ma lo spazio di pertinenza di villa Giovio non finisce qui: ci sono altri 19.500 metri quadrati di verde pubblico situato a sud della villa e separato dalla stessa da via villa Giovio e da una rete, con un buco in prossimità del cancello che, se aperto, consente l’accesso all’edificio, come detto in precedenza su queste pagine.

Ed è su quest’ultima porzione di parco che si stanno concentrando i colloqui tra Invimit e amministrazione comunale.

Da parte del Comune sembra sia ancora attesa una proposta formale relativa all’utilizzo dello spazio verde antistante la villa, quello compreso tra via villa Giovio e via Varesina. Proposta che, per il momento, non dovrebbe ancora essere stata presentata, nonostante indiscrezioni lascino intendere che Invimit si fosse resa disponibile a lasciare il parco in concessione per l’organizzazione di eventi. Difficile invece che si realizzi un’operazione di vendita (l’ultima volta che la villa è stata messa all’asta, nel 2022, aveva un valore di 4,2 milioni di euro).

Resta aperta la possibilità però che l’immobile venga inserito in un percorso tramite il progetto RE-genera di Invimit, per creare opportunità di collaborazione con gli operatori privati come gestori di fondi di investimento alternativi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA