Con il ferro da stiro contro la compagna. Sconterà cinque anni

La sentenza Riconosciuto colpevole un comasco di 35 anni che le aveva provocato ustioni su tutto il corpo

Aveva reso la vita della compagna un incubo. L’aveva picchiata, l’aveva ustionata con un ferro da stiro in più parti del corpo e sempre sotto la minaccia della piastra rovente, l’aveva anche costretta a rapporti sessuali non voluti. In una occasione, addirittura, la Procura contestava l’ipotesi di crollo di edifici, un sospetto nato dal fatto che la vittima – rincasata dopo essersi fatta medicare al pronto soccorso – aveva sentito un odore di gas molto forte provenire dalla cucina tanto da rendere necessario l’intervento dei vigili del fuoco.

Per tutto questo, un uomo di 35 anni è finito davanti al giudice del Palazzo di giustizia di Como con le ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia – essendo la vittima la sua ex compagna – lesioni, violenza sessuale e anche, appunto, per il sospetto di aver tentato di far crollare l’appartamento della donna.

Il giudice, al termine dell’udienza, ha accolto le richieste avanzate dall’accusa (con il pubblico ministero Giuseppe Rose) condannando l’imputato a cinque anni nonostante lo sconto di un testo per il rito scelto che è stato l’abbreviato. I fatti , portati alla luce anche grazie alla vittima che denunciò il compagno il primo giorno di marzo di un anno fa, iniziarono molti mesi prima, nel settembre del 2022. Scenate e pestaggi nati, da quanto è stato possibile ricostruire, da questioni legate alla gelosia.

L’uomo in una occasione tentò di strangolare la compagna con la manica di una felpa, poi la ustionò in più parti del corpo utilizzando un ferro da stiro con cui la colpì al viso (sulla guancia), sulla schiena, al collo e sulle braccia con una prognosi che fu poi quantificata in quindici giorni. Non ultimo, sempre sotto la minaccia del ferro da stiro, costrinse la donna a rapporti sessuali non consenzienti. Una serie lunga di contestazioni che in queste ore ha portato il giudice a condannare il trentacinquenne italiano alle pena di 5 anni.

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