Il Conservatorio in via Cavallotti? Niente fondi da Roma: tutto fermo

Como Un anno fa il Comune ha affidato al Conservatorio gli spazi dell’Università Insubria, ma non è ancora partito alcun lavoro di adeguamento

Esattamente un anno fa il Conservatorio ha ricevuto dal Comune gli spazi che venivano usati dall’Università dell’Insubria in viale Cavallotti.

A distanza di dodici mesi però nessun lavoro d’adeguamento è partito, i locali restano vuoti. I musicisti infatti non hanno ancora incassato i soldi che contavano di ottenere da un bando ministeriale.

«È avvilente – spiega il direttore del Conservatorio Verdi di Como Vittorio Zago – aspettiamo da tanto tempo l’esito del bando per riqualificare come da accordi l’immobile. Speravo di poter annunciare già l’anno scorso o almeno all’inizio del 2024 l’arrivo dei fondi, ma da Roma non ci sono ancora novità sostanziali. C’è stata la nomina della commissione che deve valutare i progetti che si sono candidati».

Con i locali di viale Cavallotti il Conservatorio potrebbe contare sul 24% dei metri quadrati in più rispetto a quanti ne ha in uso oggi. Sono i finanziamenti che però come detto mancano all’appello. Serve un milione e 200mila euro per adeguare le stanze, due grandi locali a pian terreno in particolare. Oltre ad uno sforzo con proprie risorse della cifra complessiva circa 700mila euro erano attesi dal bando ministeriale dedicato all’alta formazione artistica. Senza questa somma il Conservatorio meditava di aprire un mutuo. Un piccolo contributo pari a 40mila euro era stato invece riconosciuto dalla Fondazione De Ponti.

«Per il momento non abbiamo potuto avviare i lavori – dice ancora Zago – e neppure come ovvio utilizzare i nuovi spazi». La speranza era partire in corso d’anno e arrivare pronti per il successivo anno accademico, ormai alle porte.

La concessione sottoscritta dal Comune è valida per 19 anni a titolo gratuito ed è rinnovabile, dopo la conferenza stampa nel maggio del 2023 per dare l’annuncio alla firma si è arrivati solo a settembre. Nel 2022 l’Insubria aveva spostato il corso di infermieristica negli spazi lasciati liberi dal Politecnico attorno a via Castelnuovo, dove si attende ancora la riapertura dell’aula magna. Da allora, già la precedente amministrazione comunale aveva disposto la cessione dei locali al Conservatorio. Da anni i musicisti comaschi sono troppo stretti nella sede principale di via Cadorna, sono addirittura costretti a respingere decine di domande di ammissione. Il bisogno di aule del Conservatorio è tale da oltre un decennio, tanto che in passato i musicisti hanno perfino bussato alle porte del Sant’Anna per utilizzare alcuni spazi vuoti attorno al poliambulatorio di via Napoleona. Viale Cavallotti verrebbe usato più per la didattica e gli esami che per le prove e le esibizioni d’insieme.

Nella prestigiosa palazzina attigua restano in via Cavallotti altri vicini di casa, il museo Casartelli e l’associazione Carducci, a cui, come noto, nei mesi scorsi l’amministrazione comunale ha dato il ben servito ed ha chiesto la restituzione della sede. Una situazione spinosa non ancora risolta. L’intenzione è trasferire la Fondazione Volta dentro a via Cavallotti per meglio valorizzare la stanza dei Nobel, attigua al museo Casartelli.

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